Giuseppe Bernabucci travolto e ucciso ad Acilia, il quartiere tappezzato di adesivi per chiedere giustizia: ‘Era un ragazzo eccezionale’
Hanno deciso di tappezzare il quartiere, quello di Acilia, con adesivi per non dimenticare Giuseppe Bernabucci, il 28enne che l’8 settembre scorso è stato travolto e ucciso da un’auto. I familiari di quel ragazzo eccezionale, come lo ricordano in tanti, ancora non sanno come e perché il giovane sia morto. Loro, spiegano sui social dove hanno divulgato un appello con tanto di foto, sono fermi a quel terribile giorno e a quella chiamata che ha stravolto le loro vite. Per sempre.
‘Chiediamo giustizia per Giuseppe Bernabucci’
“La rabbia del tempo di attendere lo sconcerto di vedere chi ha ucciso Giuseppe andare in giro e continuare le loro vite come se nulla fosse successo. Nessuna lettera o parola da loro, solo il silenzio, come quel silenzio assordante su via di Acilia quella domenica mattina. Il quartiere si è stretto nel dolore per ricordare Giuseppe insieme agli amici. La fuga senza chiedere aiuto ai soccorsi, il silenzio non sono propri di un paese civile. Non possiamo accettare l’indifferenza. Presta soccorso, non scappare, puoi fare la differenza” – spiegano. L’iniziativa è quella di chiedere giustizia per non dimenticare il 28enne e per sensibilizzare tutti perché bisogna aiutare. E non fuggire via. Come è successo al giovane, che è stato travolto e lasciato lì, a terra sull’asfalto.
L’incidente ad Acilia
Giuseppe Bernabucci si trovava ad Acilia, all’incrocio, quando era stato travolto da un’auto, che aveva proseguito dritta la sua corsa senza prestare soccorso. Il 28enne arrivava dalla Cristoforo Colombo, la vettura era fuggita, almeno da una prima ricostruzione, verso Casal Bernocchi. Il cognato sui social aveva diffuso un appello per rintracciare i testimoni, una macchina della solidarietà che si era subito messa in moto per rintracciare il pirata della strada.
Poche ore dopo il passeggero che era a bordo dell’auto si era presentato dai Carabinieri, si era costituito. “Ero accanto al guidatore. Posso darvi i suoi dati”, aveva detto ai militari. E così loro erano riusciti a identificare l’uomo, un romano anche lui 28enne come la vittima, che avrebbe travolto il giovane motociclista. Il 28enne era stato denunciato per omissione di soccorso e omicidio stradale, mentre l’auto era stata sequestrata, così come i cellulari del conducente e del passeggero.
Da quel momento, da quando il cuore del 28enne ha smesso di battere, sono trascorsi 60 lunghi e interminabili giorni. Ma Acilia e tutto il X Municipio non dimenticano. Ora la foto di Giuseppe Bernabucci sarà ovunque perché le strade sono state tappezzate con gli adesivi. E con quella frase che non lascia spazio all’immaginazione: “Giustizia per Giuseppe”.