Gli effetti del rave di Valentano: “Una devastazione”. E il Pd scarica le colpe sul prefetto di Viterbo

rave valentano

Ora anche il Pd ha capito che Lamorgese l’ha fatto grossa sul rave di Valentano. Attraverso il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd, chiede la testa del prefetto di Viterbo.  «Le immagini del rave di Viterbo sono semplicemente vergognose. Non è accettabile che, in un periodo di pandemia, diventi possibile organizzare un evento del genere. La ministra Lamorgese dovrebbe valutare la rimozione del prefetto di Viterbo che, è sotto gli occhi di tutti, non si è dimostrato all’altezza e non è stato in grado di gestire la situazione».

Il Pd chiede la testa del prefetto di Viterbo perché sa che non può prendersela con la diretta responsabile. Un ministro dell’Interno sempre più imbarazzante. Intanto gli effetti del rave di Valentano, si vedono ancora in giro per l’Italia.

A Massa Carrara fermata una giovane carica di droga al ritorno del rave

Nel territorio apuano una Volante della Polizia di Stato del Commissariato di Carrara notava, nella notte, un camper sospetto in transito a Carrara e procedeva ad un controllo per identificare gli occupanti. Sin da subito emergeva che i tre ragazzi avevano precedenti specifici per spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti della Polizia di Stato procedevano alla perquisizione personale dei giovani che consentiva di rinvenire a carico di una ragazza lombarda cl. 2000 una busta con mezzo etto di ecstasy e una pasticca di Mdma, oltre a un bilancino di precisione, evidentemente utilizzato per suddividere in dosi le pasticche da vendere poi al dettaglio. Al termine degli accertamenti di rito la giovane asseriva di essere in transito da Carrara dopo il rave di Valentano per tornare in Lombardia dove vive. Per la giovane scattava l’arresto in flagranza di reato per il delitto di detenzione al fine di spaccio di stupefacente del tipo Mdma e ecstasy. In totale sono tremila le persone identificate. Tra loro gli otto entrati in un supermercato di Manciano senza vestiti e il gruppo di quelli che voleva entrare nella Fontana di Trevi.

Il rave di Valentano: scene di devastazione

Il Day after nella zona del rave di Valentano è drammatico. “Sono invece state rinvenute carcasse di almeno due pecore uccise forse dai cani o forse da qualcuno dei partecipanti al rave abusivo magari sotto effetto di sostanze stupefacenti”. Lo fa sapere l’associazione ambientalista Aidaa.

Come scrive il Corriere della Sera, la parola esatta per la zona, dopo il rave è «devastazione. Terra «bruciata» per il pascolo. Puzza insostenibile. 

I rifiuti lasciati al sole e imputriditi su un terreno già pieno degli umori e degli odori dei bisogni corporali di 10 mila persone hanno reso l’aria irrespirabile. Sono stati necessari 23 camion della nettezza urbana per ripulire l’area dai rifiuti, indifferenziati e speciali per la presenza di residui di siringhe, farmaci, stupefacenti, pannoloni e altro, che come tali andranno avviati allo smaltimento. Poi si tratterà di ripristinare l’integrità dei 700 ettari di terreno da pascolo e coltivazioni messo così a dura prova dal calpestìo dei partecipanti e dai loro mezzi». Senza contare la bomba Covid che potrebbe esplodere con i diecimila partecipanto in giro per l’Europa.

Per questo obbrobrio qualcuno deve pagare. E la sinistra ha già trovato il suo comodo capro espiatorio: il prefetto di Viterbo.