Granchio blu, da pericolo a risorsa: perfetto per la dieta. Ecco le ricette dello chef stellato

granchio blu

“È diventato in poco tempo un prepotente “nuovo inquilino” delle coste italiane e mediterranee, ma il granchio blu può e deve trasformarsi in una valida risorsa per le nostre tavole e per la nostra salute” così il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. “È infatti un alimento sicuro e ricco di proprietà benefiche per la nostra dieta: come tutti i crostacei e i prodotti ittici in generale, contiene importanti elementi come proteine e vitamine e presenta bassi livelli di grassi” continua Gemmato. “Bene quindi favorirne il consumo e valorizzare il granchio blu nel mercato, sfruttando le potenzialità di questa risorsa alimentare, così come già avvenuto in altri Paesi dove è considerato alimento prelibato”, conclude.

Perfetto per i brodi, i primi e le insalate

“Con il granchio blu si possono preparare gustose ricette. E’ perfetto per i primi, i brodi, le insalate”. E’ quanto dichiara all’Adnkronos Alessandro Circiello chef del Palazzo Esposizioni a Roma, volto noto della tv (‘Buongiorno Benessere’, ‘Azzurro – Storie di mare’). Un invito, il suo, a preferire il granchio blu per “evitare che venga distrutta la biodiversità, altre forme di vita, che con le loro chele i granchi continuino a spezzare le reti dei pescatori – aggiunge Circiello – Ma soprattutto serve che il crostaceo, di cui tanto si parla in questi giorni, possa essere opzionato dai buyer per distribuirlo, per esempio, nella grande rete dei supermercati. Se oggi un cittadino qualunque decide di acquistare i granchi blu li trova difficilmente su piazza come invece accade per il salmone, le orate, le spigole che arrivano in Italia rispettivamente dalla Norvegia, dalla Tunisia, dalla Grecia”.

Granchio blu: lo consiglia anche lo chef

A mio avviso, e il governo lo sta facendo, bisognerebbe sensibilizzare maggiormente i cittadini all’acquisto di questi crostacei – prosegue – Come l’astice o le aragoste, ma sicuramente meno costoso, ha un gusto forte, pieno e un sapore sopraffino. Ineludibile per i primi, i risi, le zuppe, ma anche come secondo e per le insalate condito con verdure di stagione, legumi, fagiolini, cipolle rosa di Tropea, olive o pistacchi di Raffadali. Ma attenzione – mette in guardia il noto chef romano – non lasciatelo cuocere troppo per evitare che la polpa, che ha gli stessi valori energetici delle carni bianche e quindi perfetta per una dieta proteica, risulti troppo gommosa e difficilmente commestibile”.