Grandissimo Vespa, dove sono ora medici senza frontiere? (video)

Ve li ricordate medici senza frontiere? Quando soccorrevano i migranti in mare? Per carità facevano bene. La scritta ben visibile sulle imbarcazioni, e ancora di più sulle loro tute. Ma adesso dove sono? Sembra che siano scomparsi. Questa la denuncia amara di Bruno Vespa, affidata a un video postato in casa su YouTube dal celebre giornalista romano e conduttore di Porta a Porta. Forse no, non sono scomparsi. Forse solo sono nascosti nelle corsie degli ospedali di Bergamo, di Brescia o di Cremona. E stanno facendo in silenzio il loro dovere. Lontani dai riflettori della politica. È quello che ci auguriamo, prosegue Vespa. Ma se così non fosse li invitiamo a risalire subito a bordo. Perché adesso veramente c’è bisogno di loro. Anche se manca la propaganda, e le televisioni internazionali. Che corrano, che corrano. Perché ora siamo davvero in emergenza.

Ma medici senza frontiere sono scomparsi o sono a bordo?

Sono spariti o sono a bordo? Magari facendo eroicamente il loro dovere in qualche ospedale del nord Italia. Dove ci sarebbe disperato bisogno di loro, ora che c’è l’emergenza del coronavirus. Ora che si muore e non ci sono le televisioni internazionali a riprendere i salvataggi. O il politicamente corretto di tutta Italia e di tutta Europa ad applaudire.

Il dubbio di Vespa

Questo si chiede Bruno Vespa, assalito da un terribile dubbio che affida a un video messaggio su You Tube. Magari questi medici valorosi sono al lavoro silenziosi ed eroici in qualche ospedale del nord Italia. In uno dei tanti comuni colpiti forte dalla pandemia di coronavirus. Ma se così non fosse sarebbe particolarmente grave. Perché non si può fare solidarietà a buon mercato solo quando non c’è nessun rischio. E tutti sono pronti ad applaudire. Ora bisogna correre e mettere a rischio la vita. Per migliaia di cittadini italiani che stanno male e muoiono ogni giorno. È tempo di correre in corsia e dare una mano, anche per medici senza frontiere. Se lo stanno già facendo bravi, se no bisogna muoversi immediatamente. Perché se in mare c’era l’emergenza qui c’è la catastrofe. E serve l’aiuto di tutti. Ora, subito e senza facili vetrine.