Greta Scarano a Roma: primo film da regista su autismo e disabilità. Dove e quando
Greta Scarano sta per arrivare a Roma per le riprese del suo primo film da regista, Adriatica, incentrato sul tema dell’autismo e della disabilità: nota al grande pubblico per le sue interpretazioni in film come “Smetto quando voglio”, “Supereroi” e per l’interpretazione di Ilary Blasy nella serie tv su Francesco Totti, ora la giovane attrice romana si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera. Dal 9 al 20 settembre, alcune zone emblematiche della città eterna ospiteranno quindi set, macchine da presa, attori e maestranze varie.
Greta Scarano a Roma: dove e quando
In particolare, dal 10 al 20 settembre, le riprese si svolgeranno in via Zara e dintorni, nel quartiere Trieste, compreso il Corso omonimo. Mentre tra il 9 e il 19 settembre tra via Nicola Parravano, Lungotevere Dante e via Salvatore Pincherle, VIII Municipio, in zona Ostiense.
Questo progetto, tra i più attesi del 2024, segna un punto di svolta nella carriera della Scarano, che ha deciso di non recitare nel suo stesso film, ma di concentrarsi esclusivamente sulla regia. “Volevo fare questo film in purezza, scomparire passando dietro la macchina da presa,” ha spiegato l’attrice e ora regista. “Dirigere e recitare sono due modi differenti di raccontare una storia; sarebbe stato eccessivo farlo come regista di un film di cui sono interprete.”
Tra Roma e Rimini il primo film da regista di Greta Scarano
La sceneggiatura di Adriatica è tutta al femminile, scritta da Sofia Assirelli, Tieta Madia e Chiara Barzini, insieme alla stessa Scarano. La trama ruota attorno alla figura di Irene, una donna che ha costruito la sua vita a Roma ma è costretta a tornare nella sua città natale, Rimini, per prendersi cura del fratello autistico, Omar, di 40 anni.
Questo ritorno alle origini si trasforma in un viaggio di scoperta, non solo per Irene ma anche per Omar, che, contrariamente a quanto la sorella potrebbe aspettarsi, ha idee molto chiare sul proprio futuro. Omar non desidera vivere con Irene una volta che i genitori non ci saranno più; il suo obiettivo è l’autonomia.
Autismo e disabilità
Attraverso un “corso intensivo di adultità“, Omar cerca di dimostrare a Irene e a se stesso che può essere indipendente, perseguendo i propri sogni e vivendo la vita che ha sempre desiderato. Questo tema centrale fa di Adriatica non solo un film sull’autismo, ma anche una riflessione profonda sull’autonomia delle persone con disabilità e sulla capacità di autodeterminarsi, sfidando le aspettative e i pregiudizi della società.
L’Autismo sul Grande Schermo
Il cinema ha spesso esplorato il tema dell’autismo, talvolta con grande successo, come dimostrano film iconici come Rain Man (1988), che valse a Dustin Hoffman l’Oscar per la sua interpretazione, o Buon Compleanno Mr. Grape (1993), dove un giovanissimo Leonardo Di Caprio ha conquistato il pubblico nel ruolo di un adolescente con la sindrome di Asperger. Tuttavia, queste rappresentazioni hanno spesso semplificato la complessità dell’autismo, riducendolo a stereotipi come quello dell’idiot savant, un genio isolato dal mondo.
Negli anni, la rappresentazione cinematografica dell’autismo si è evoluta, diventando più sfaccettata e realistica. Personaggi come Lisbeth Salander, l’eroina della trilogia Millennium di Stieg Larsson, presentano tratti autistici che arricchiscono la narrazione senza definirla interamente. Anche il film Music di Sia, o i due italiani In viaggio con Adele di Alessandro Capitani e Quanto basta di Francesco Falaschi, hanno cercato di offrire una visione più autentica e complessa dell’autismo.