Grottaferrata, il Festival della Birra fa show: chiusura col botto con Random e l’Orchestraccia
Non sarà l’Oktoberfest di Monaco ma lo spirito è sicuramente quello giusto. A Grottaferrata il Festival della Birra fa davvero boom e in questa quinta edizione è arrivato al suo massimo splendore e furore: eventi musicali di altissimo livello, eccellenze della cucina italiana e in particolare del Lazio, divertimento da urlo con lo spazio lunapark per piccoli e grandi e una gran voglia di stare insieme. Più di 10mila metri quadri – in piazzale di San Nilo – ad accesso gratuito dove trovano spazio i gusti di tutti.
Spazio anche alle cantine vinicole
E quest’anno una nota che rende ancora più interessante la kermesse patrocinata dal Comune: lo spazio dedicato alle cantine vinicole del territorio. Un punto fondamentale per il rilancio dell’enogastronomia laziale che per questo ha avuto anche il plauso dell’assessore all’Agricoltura e Bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini che venerdì ha tenuto a battesimo questo evento curato nei minimi particolari. Durante il Festival ci saranno anche gli stand di “Castelli in Fermento – Esperienze di vino e cucina d’autore”, una novità voluta e curata dall’Associazione Ristoratori di Grottaferrata.
Un evento fatto bene
Una festa per tutti, un evento fatto bene: ordinato, controllato, selezionato e vincente. A sancirlo sono i numeri che nel weekend hanno visto superare le diecimila presenze. Merito della birra e del cibo selezionato tra i vari stand che offrono dalla carne ai primi romani, passando per specialità italiane e gusto innovativo. Ma il successo è frutto anche di un cartellone che gli organizzatori hanno studiato con maestria portando beniamini per ogni fascia d’età come Cristina D’Avena, Brusco, Piotta per chiudere col botto, questa sera – domenica 29 settembre – con l’Orchestraccia di Marco Conidi, e l’esibizione di Random, il rapper che ha incantato Sanremo.
Birra a fiumi ed eccellenze del food
Ovviamente la coccarda di protagonista va alla birra: fiumi di bionde e rosse, selezionate da birrifici artigianali e professionisti del settore che hanno fatto compagnia ai profumi della griglia di Lele, ormai un’autorità assoluta quando si parla di carne e sfizi dei Castelli Romani, a fargli eco il Re degli arrosticini, Gigi, che ha portato un pezzo di Abruzzo all’ombra dell’abazia di San Nilo. Poi ancora i piatti romani, i fritti d’autore, i dolci e i cocktail per rendere frizzante l’evento già dall’aperitivo. Insomma, finalmente una festa pensata, studiata e realizzata per le persone: dalle famiglie ai ragazzi, dai bambini agli anziani. Sono queste le differenze che portano una kermesse al top. In alto i calici.