Gualtieri ‘bastonato’ dal Tribunale per la stretta ai tavoli esterni di bar e ristoranti di Roma: trema il Campidoglio

Gualtieri ‘bastonato’ dal Tribunale per la stretta ai tavoli esterni di bar e ristoranti di Roma centro: trema il Campidoglio. Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio rischia di mettere in discussione la linea restrittiva adottata negli ultimi mesi dal Campidoglio in materia di occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti per i tavolini esterni ai locali. Una ‘linea politica’ che costituisce anche il cuore del nuovo regolamento sui tavoli esterni che il Campidoglio dovrebbe votare in aula Giulio Cesare domani venerdì 7 marzo, salvo ulteriori rinvii, dopo un primo slittamento nei giorni scorsi.
La decisione dei giudici, pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri 5 marzo, arriva in risposta al ricorso presentato dalla società M. S.r.l., che gestisce un locale in via Federico Cesi, nel quartiere Prati, dopo il ‘no’ da parte di Roma Capitale alla richiesta di proroga della precedente concessione per l’occupazione del suolo pubblico.

Cosa dice il Tar: Comune condannato
Il Tribunale non si è limitato ad annullare la stretta varata dal Campidoglio contro il locale situato nelcentro città, di fatto concedendogli lo spazio richiesto, ma ha anche condannato il Comune di Roma a pagare 3500 euro al locale stesso, più iva e spese varie. Una cifra decisamente alta per i canoni del tar del Lazio, le cui condanne raramente superano i mille euro. “Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Ter) – si legge nel documento giudiziario – accoglie il ricorso in epigrafe, e per l’effetto annulla il provvedimento impugnato. Condanna Roma Capitale al pagamento delle spese di lite in favore della ricorrente, che forfetariamente liquida in euro 3.500,00 (tremilacinquecento\00) oltre IVA, CPA, contributo unificato”.
Quella autorizzazione classe 2023 causa Covid 19
La vicenda ha origine dall’autorizzazione temporanea concessa nel 2023 durante l’emergenza Covid-19, che permetteva l’installazione di tavoli, sedie e ombrelloni su una superficie di circa 35 metri quadrati. Una misura introdotta per sostenere le attività di somministrazione di alimenti e bevande penalizzate dalle restrizioni sanitarie.
Il Campidoglio inizia la stretta che si trasforma presto in un ‘cappio’
Con il graduale ritorno alla normalità, l’amministrazione capitolina per mano della Giunta Gualtieri ha iniziato a revocare queste concessioni temporanee. Basandosi su una regolamentazione più stringente, molto più stringente. Nel caso specifico, la richiesta di trasformare la concessione temporanea in una autorizzazione permanente è stata respinta sulla base di due pareri negativi: quello della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e quello della Polizia Locale.
La Sovrintendenza e la Polizia Locale esprimono preoccupazione
La Sovrintendenza aveva espresso preoccupazione per l’impatto visivo della pedana fissa sul contesto urbano, sottolineando come l’installazione avrebbe reso permanente l’occupazione di una porzione di suolo pubblico destinata alla fruizione collettiva. Inoltre, la presenza di alberi e caditoie per la raccolta delle acque piovane rendeva la zona particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale. La Polizia Locale ha sollevato altri presunti problemi giudicati dal Tribunale praticamente irrilevanti.
Tribunale dice ‘Sì’ ai tavoli esterni
Tuttavia, il Tribunale ha accolto il ricorso della società ricorrente, evidenziando un difetto di istruttoria da parte del Comune. La sentenza ha stabilito che la revoca della concessione temporanea è avvenuta senza una motivazione adeguata e senza tenere conto del fatto che la normativa emergenziale prorogata fino al 31 dicembre 2024 consentiva la prosecuzione delle occupazioni temporanee senza necessità di pareri paesaggistici o culturali.
La sentenza fermerà la linea restrittiva di Gualtieri e del Campidoglio contro bar e ristoranti?
Il provvedimento di diniego è stato quindi annullato, con il Tribunale che ha rilevato come il parere della Sovrintendenza fosse riferito esclusivamente alla richiesta di concessione permanente, senza considerare l’occupazione temporanea ancora in vigore grazie alla normativa emergenziale.
Duro colpo per Gualtieri e per il Campidoglio, mentre in aula Giulio Cesare arriva il nuovo regolamente restrittivo
La sentenza rappresenta un duro colpo per il Campidoglio, che negli ultimi mesi ha avviato una campagna restrittiva in materia di tavoli esterni, dopo le concessioni straordinarie legate alla pandemia. Il pronunciamento del Tribunale potrebbe però ora aprire la strada a una serie di ricorsi da parte di esercenti penalizzati dalle revoche delle concessioni temporanee.
Gualtieri subisce una battuta d’arresto
Per il momento, la stretta di Gualtieri sulle occupazioni di suolo pubblico subisce in ogni caso una battuta d’arresto, ma la partita politica sembra tutt’altro che chiusa. Il Comune difatti potrebbe prima di tutto impugnare la sentenza, ma anche decidere di cambiare il regolamento in corso di approvazione. Nel frattempo, molti esercenti guardano con attenzione all’evoluzione della vicenda, consapevoli che l’esito di questa battaglia giuridica potrebbe segnare un precedente importante per l’intero settore.