Gualtieri cambia idea, a Roma 9 (non più 4) tendopoli temporanee per il Giubileo: costi, tempi e location

Gualtieri cambia idea, a Roma saranno 9 (non più 4) le tendostrutture temporanee per il Giubileo. Un fiume di soldi continua a scorrere attorno al ‘sistema‘ dell’accoglienza per di più temporanea dei bisognosi e in minima parte anche per i pellegrini (che, però, si spera alloggino presso strutture ricettive e non nelle tende stradali!) messo in piedi dal Comune di Roma e dalla giunta Gualtieri per il Giubileo 2025, ormai in pieno corso di svolgimento.
Gualtieri cambia idea, a Roma non più 4, ma 9 tendostrutture a 2,2 milioni
Proprio il Campidoglio sta avviando una sorta di nuovo Piano straordinario giunto a compimento quest’oggi 20 febbraio con l’avvio della gara europea per l’acquisto per l’appunto di 9 (non più le 4 preannunciate a più riprese sui media nei mesi scorsi) tendostrutture, ossia tendopoli in cui alloggiare fragili, pellegrini e bisognosi.

Il nuovo Piano di Gualtieri per Roma costa 2,2 milioni
Il nuovo Piano di accoglienza ‘reloaded’ di Gualtieri ha un costo stimato di circa 2,2 milioni di euro, salvo ulteriori aumenti, solo per l’acquisto delle tende. A questo costo di acquisto delle tende si andrà a sommare, ovviamente, quello dell’accoglienza vera e propria (pasti, assistenza psicologica, lenzuola, suppellettili, etc). Il conto totale, quindi, è destinato a crescere in modo consistente.
A Roma non solo tendostrutture: 4 milioni ‘extra’ per l’accoglienza
9 maxi tendostrutture che sorgeranno entro la prossima primavera 2025 da non confondere, ovviamente, con gli 8 container temporanei dal costo di 3,5 milioni di euro totali che serviranno a fornire ai bisognosi di Roma supporto psicologico e legale. O con il Drop In in cui gli stessi bisognosi verranno accolti in un bar con sala relax, con tanto di linea internet per navigare, dal costo di oltre 500mila euro.
Gualtieri e l’accoglienza temporanea a caro costo di Rome e romani
Il tutto per dare vita, lo ripetiamo, ad un ‘sistema‘ solo temporaneo di accoglienza. Che durerà pochi mesi e poi destinato a dissolversi come neve al sole. Un ‘sistema’ che, secondo molti, rischia di diventare una macchina mangia soldi molto costosa. Ma poco efficace nel recupero dei bisognosi o dei pellegrini che pur si pretende di aiutare e sostenere.
Le location: San Lorenzo, Tiburtina, Basilica di San pietro e…?
La risposta del Campidoglio al problema dell’emarginazione dei disagiati e di accoglienza dei pellegrini in arrivo a Roma è adeguata? Lasciamo che a rispondere siano i nostri lettori. Di sicuro, le sedi designate dal Campidoglio e dalla giunta Gualtieri per l’accoglienza includono – salvo modifiche dell’ultima ora – via di Porta San Lorenzo. Il Piazzale antistante la Stazione Tiburtina. Il Piazzale antistante la Stazione Ostiense. Infine un’area nelle vicinanze della Basilica di San Pietro. Per le location delle ulteriori cinque tendopoli, purtroppo, nulla si sa ancora.
In arrivo le prime quattro tendostrutture
Tornando alle prime quattro tendostrutture, due di esse saranno dedicate all’accoglienza notturna a bassa soglia e altre due al servizio di mensa sociale. Questo progetto è stato affidato attraverso un contratto del valore di circa 700 mila euro. La durata prevista per questa fase si concluderà entro il 31 dicembre 2025. Le tendostrutture saranno dotate di impianti di illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, quindi saranno climatizzate.
Cinque tendostrutture aggiuntive in arrivo a breve
A queste prime quattro tendopoli, si aggiungeranno poi altre cinque tendostrutture. Il Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale ha già avviato una gara a procedura aperta per un accordo quadro della durata complessiva di 12 mesi che si concluderà il 31 dicembre 2025. L’importo complessivo per questa seconda fase ammonta a ulteriori 1.4 milioni di euro circa. Tre per l’accoglienza notturna, due per la mensa sociale e una dedicata alla Protezione Civile. Quest’ultima servirà, in particolare, per l’assistenza ai pellegrini in difficoltà durante eventuali situazioni di emergenza.


