Gualtieri fa la giunta delle correnti PD. Rimpiangeremo la Raggi?

Il neo sindaco Gualtieri ha varato la sua giunta. Anche per forza, visto che oggi alle 14.30 è prevista la prima seduta del nuovo consiglio comunale. Di tempo il primo cittadino di Roma se ne è preso tanto, tutto il possibile. Ma il risultato è stato quello ampiamente previsto. Un uso del bilancino che avrebbe fatto impallidire gli esperti della Prima Repubblica. E una conta delle correnti PD fatta a tavolino. Perché tutte dovevano essere rappresentate. E accontentate. Così come le liste minori. Insomma, partitocrazia a piene mani. Alla faccia del rinnovamento. Tanto che anche Calenda si è lamentato in un tweet. Bollando l’inizio della nuova esperienza come ‘pessimo’. Peccato però che al ballottaggio Gualtieri lo abbia sostenuto anche lui. Mistero. Così in tanti iniziano già a chiedersi se non dovremo rimpiangere la Raggi. E c’è veramente da stropicciarsi gli occhi. Non dallo stupore. Ma dalla delusione.

Gualtieri e la giunta che non decolla. Ecco il vero volto del PD romano, tra correnti e veti incrociati

Nella giunta di Gualtieri c’è spazio per tutti

Una giunta in cui nessun piddino si senta escluso. Sembra questo il metro adottato da Gualtieri, con una precisione aritmetica. A cominciare dal Capo di gabinetto, Albino Ruberti. Guarda caso, lo stesso di Zingaretti. Così se il governatore del Lazio si è visto stoppare una sua possibile corsa al Campidoglio dal nuovo corso di Enrico Letta, ora si lanciano segnali di pace. Anche perché il collegio da deputato al centro storico lasciato libero da Gualtieri potrebbe proprio andare in dote all’ex segretario PD. Allora perché litigare ancora? Ed ecco che sulla poltrona di assessore ai trasporti siederà un altro dei fedelissimi del governatore del Lazio, Eugenio Patane’. Mentre per la delega all’ambiente e ai rifiuti è stata scelta la ex presidente del Municipio I Centro storico Sabrina Alfonsi. Per avere referenze, chiedere ai commercianti come sia andata in questi anni la raccolta davanti ai loro negozi. Ma a fronte della pacificazione cittadina, poco importa. Al Bilancio andrà la Scozzese, esperta magistrato contabile. Già vista all’opera però, con la giunta Marino. A lei anche la delega a vice sindaco, mentre alle attività produttive è stata scelta la ex presidente dei giovani industriali Monica Lucarelli. Ma i civici si fermano qui. E per casa, lavoro, politiche sociali e cultura bandiera rossa la fa da padrona.

Quelle cambiali con la sinistra antagonista

Non solo le correnti, ma anche la sinistra antagonista da accontentare. Così Gualtieri ha dovuto alzare bandiera rossa. E l’ex predente del Municipio VIII Catarci, molto vicino ai centri sociali, andrà all’assessorato alla partecipazione. Altra casella importante, quella della cultura. Assegnata a Miguel Gotor, docente di storia moderna a Tor Vergata. Esponente di Articolo 1, candidato (e trombato) con Leu alle ultime elezioni. Di lui il governatore della Campania De Luca disse, ‘pensavo fosse un ballerino di flamengo’. Certamente gli occupanti del Teatro Valle potranno tirare un sospiro di sollievo. Alla lista Demos politiche sociali e salute, a Roma Futura scuola, formazione e lavoro. Mentre dal Ministero infrastrutture arriva Ornella Segnalini ai lavori pubblici. Infine, Alessandro Onorato si occuperà di sport, turismo e grandi eventi. Casella per la quale il centrodestra in caso di vittoria aveva proposto Guido Bertolaso.

Insomma, da ‘raggio magico’ a ‘ombre rosse’ cambia il film. Ma la sceneggiatura rischia di rimanere esattamente la stessa.