Gualtieri ferma Airbnb: il Campidoglio non vuole il ritorno dei gladiatori al Colosseo
Dietrofront: Gualtieri ferma Airbnb: il Campidoglio non vuole il ritorno dei gladiatori al Colosseo, si cambia rotta, poche ore dopo l’annuncio del previsto via libera alle esibizioni. La Giunta Gualtieri si ribella all’idea di riportare i gladiatori nell’arena del Colosseo. L’accordo siglato tra Airbnb e il Parco archeologico del Colosseo, che prevede una rievocazione dei combattimenti storici all’interno del celebre anfiteatro, ha suscitato una forte opposizione tra i residenti e le istituzioni della città. Le autorità locali ritengono che un’iniziativa simile possa svilirne il valore storico e culturale, trasformando uno dei monumenti più famosi al mondo in una mera attrazione turistica.
Gualtieri fermano il colosso Airbnb
Il progetto, che prevede un investimento di 1,5 milioni di dollari da parte di Airbnb, mira a finanziare il restauro del Colosseo e a migliorare l’allestimento museografico. Tuttavia, la possibilità di trasformare l’arena in un palcoscenico per rievocazioni storiche ha generato preoccupazione e malcontento. La Giunta teme che questo evento, se realizzato, aprirebbe la strada a una concezione commerciale del monumento, attirando un turismo poco rispettoso della storia millenaria della capitale e alterando la percezione di uno dei luoghi più iconici d’Italia.
Il Campidoglio non vuole il ritorno dei gladiatori nell’arena
Nonostante la necessità di reperire fondi per la conservazione del Colosseo,la Giunta ritiene che la soluzione non possa essere la trasformazione del monumento in uno spazio di intrattenimento. La preoccupazione è che si vada verso una “mercificazione” della cultura, portando il sito patrimonio Unesco a perdere la sua autenticità e la sua sacralità storica, in un contesto in cui già sono molti i problemi legati alla pressione turistica.
Il parere del Comune di Roma e dell’assessore alla Cultura
DalComune di Roma arriva un chiaro segnale di disapprovazione. Il nuovo assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, ha espresso perplessità sull’idea, definendo l’eventuale spettacolo gladiatorio un esempio di consumo commerciale della cultura che non coincide con i valori che la città vuole promuovere. Smeriglio ha inviato una lettera al CEO di Airbnb, chiedendo di rinunciare all’idea dei combattimenti nell’arena pur confermando i fondi per i restauri, per evitare di snaturare l’immagine del Colosseo e della cultura italiana nel mondo.
Le autorità locali insistono sul fatto che il patrimonio archeologico di Roma dovrebbe rimanere accessibile a tutti, e non trasformarsi in un evento esclusivo prenotabile su una piattaforma digitale. Un’eventuale rievocazione gladiatoria rischierebbe di allontanare i romani dal loro patrimonio, alterando il rapporto storico e culturale della città con uno dei suoi monumenti più importanti.
La reazione dei residenti e delle associazioni locali
I residenti del centro storico e le associazioni culturali sono in prima linea nel contestare questo accordo, considerato offensivo per un sito di valore mondiale come il Colosseo. Viviana Piccirilli Di Capua, rappresentante dell’associazione “Abitanti Centro Storico”, ha espresso indignazione per l’iniziativa, definendola un’offesa all’integrità e alla dignità di un patrimonio Unesco. Secondo i residenti, l’accordo tra il Parco archeologico del Colosseo e Airbnb dimostrerebbe scarsa considerazione per la storia e la vita quotidiana degli abitanti, già alle prese con i disagi generati dall’aumento degli alloggi turistici a breve termine.
La crescita delle piattaforme di affitti brevi come Airbnb è spesso associata all’aumento dei canoni d’affitto e alla riduzione della disponibilità di abitazioni per i residenti, problematiche che le autorità locali stanno cercando di contrastare. In vista dell’Anno Giubilare, il Comune si è impegnato a proteggere il diritto alla casa, specialmente per le persone con redditi bassi e medi, e teme che progetti come quello con Airbnb possano peggiorare la situazione.
L’accordo tra Airbnb e il Parco archeologico del Colosseo
L’accordo, oltre al contributo economico per i restauri, prevede una collaborazione con Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano per la realizzazione dei combattimenti gladiatori. Si tratterebbe di un’esperienza “esclusiva” e “immersiva”, accessibile solo tramite Airbnb, in cui un numero ristretto di ospiti avrebbe la possibilità di vivere un’esperienza unica nel Colosseo, con una ricostruzione dettagliata dei duelli storici che avevano luogo nell’arena quasi 2.000 anni fa.
Sebbene il progetto miri a valorizzare l’eredità culturale romana, l’idea non ha trovato il consenso sperato, suscitando invece una forte opposizione. I residenti e le istituzioni sostengono che la cultura e la storia di Roma meritino un approccio più rispettoso, in grado di preservare l’autenticità dei suoi monumenti senza cedere alle logiche di marketing.