Gualtieri scopre le lesbiche e dimentica le priorità di Roma
Sarebbe interessante conoscere da Gualtieri il numero delle donne lesbiche a Roma in cerca di registrazione di maternità. Perché quando una personalità istituzionale così importante indica una priorità alle sue giornate dovrebbe anche indicare qualche numero. Altrimenti sono solo esibizionismi di maniera.
Chissà quante decine di migliaia, quante migliaia, quante centinaia, quante decine di donne con l’aspirazione ad una maternità “diversa” ha scovato nel suo mandato.
Gualtieri a caccia di lesbiche mamme
In domeniche così il sindaco è capace di svegliare la città dal torpore. Sparito dal giorno dell’elezione, il primo cittadino della Capitale ieri si è fatto sentire in piazza per la moda del momento. Moda non per assenza di rispetto, ma per stupore rispetto all’improvvisa eccitazione della politica di sinistra su una questione probabilmente da affrontare ma non al punto da diventare prioritaria.
Eppure vorremmo vederlo così vivo per le buche della città, per i trasporti che non funzionano, per le zone di Roma dove è pericoloso camminare in assenza di sicurezza e tanto altro. No, lui insegue il diritto di “due mamme”. Che, per carità, vanno rispettate. Ma un minuto prima non vengono i diritti di quei bambini ad avere anche un padre? No, non si può dire più.
Pensavamo che il sindaco avesse priorità per i romani
Mi ha molto colpito, indubbiamente, vedere Gualtieri alla manifestazione per un bebè da registrare in presenza di lesbiche. E mi ha stupito assai constatare che il sindaco di Roma non possa avere altre priorità. Perché se si sceglie di andare ad una manifestazione del genere, ci piacerebbe sapere a quante altre ha detto no.
Pulizia e decoro, rifiuti e illuminazione, ad esempio, non sono questioni che riguardano una marea di romani e dovrebbero vedere l’impegno senza respiro del primo cittadino della Capitale? Lo sa, il sindaco, di quali sono i problemi di qualche milione di cittadini?
Controlli i suoi social, Gualtieri, e scoprirà la distanza abissale che lo separa dai romani.