Gualtieri maltratta i pochi alberi necessari a raffreddare Roma, ma ci racconta un’altra storia

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Sono pochi e vengono anche maltrattati gli alberi storici e nuovi di Roma, appena piantumati, sempre più indispensabili per raffreddare la Capitale dalle ondate di calore che la travolgono in modo frequente e violento, specie in tempi di cambiamento climatico. Lo dimostrano, senza paura di smentita, vari casi eclatanti. Primo tra tutti, quello della Pineta di Castel Fusano. Dove i pochi pini che si sono salvati dagli incendi devastanti degli ultimi anni sono stati attaccati dalla Cocciniglia. Eppure il Campidoglio a trazione PD, a fine giugno, non si è nemmeno presentato in Tribunale per rispondere (leggi l’inchiesta de Il Nuovo 7 Colli) a qualcuno che, giustamente, ha chiesto alla Giunta di mettere mano al problema. Il primo cittadino, per tutta risposta, non ha nemmeno mandato gli avvocati in udienza.

Gualtieri maltratta i pochi alberi necessari a raffreddare Roma, parola dei cittadini

Ma il caso recente della pineta di Ostia-Castel Fusano, situata a ridosso della residenza del Presidente Mattarella, non è l’unico a lasciare atterriti. Ci sono i nuovi alberi appena arrivati a villa Sciarra che, ad inizio agosto, sono già completamente secchi, come racconta Jacopa Stinchelli, presidente del comitato romano ‘Difendiamo i Pini’. Poi ci sono anche i pini di villa Ada tagliati e potatidi recente dando luogo ad un vero e proprio ‘massacro’, per usare l’aggettivo dei cittadini della zona. Vi sono una infinità di casi di alberi maltrattati tanto eclatanti quanto recenti: ma l’elenco è così lungo che rischieremmo di tediarvi.

Documenti alla mano, ecco gli alberi abbattuti

Del resto, dal 2021 al 2023 a Roma sono stati abbattuti quasi 18mila alberi e ne sono stati ripiantati solo 2400. Un caso talmente eclatante che ha spinto l’Unesco a chiedere chiarimento al Ministero dell’Ambiente. Stando alle stime dell’Assessorato all’Ambiente capitolino, entro il 2026 saranno da abbattere altri 17mila alberi a Roma città, tra malati, morti o arrivati a fine ciclo-vita.

Sindaco e assessore Alfonsi ci raccontano un’altra storia

Eppure il sindaco Roberto Gualtieri e la sua assessore Sabrina Alfonsi ci raccontano un’altra storia. Una storia ‘fantastica’. Una storia fatta di ‘milioni’ – è questo quanto racconta letteralmente l’Alfonsi sui canali stampa ‘amici’ – di alberi in arrivo. Ma dove? In quali quartieri? E, soprattutto, quando? In questo secolo o nel prossimo? Non è dato saperlo.

Il sindaco Gualtieri, proprio oggi, ha pubblicato un post dedicato ad un nuovo programma tecnologico in uso all’Amministrazione (GreenSpaces) che in pochi mesi/anni permetterà di monitorare lo stato di salute di ogni singolo albero pubblico presente in ogni angolo anche remoto di Roma, con un solo e semplice clic. Nei commenti è stato preso a male parole da molti cittadini. Del resto, nel suo programma elettorale ci aveva promesso ben altro.

Il programma elettorale, rimasto lettera morta

“Roma Sostenibile – scriveva Gualtieri nel suo programma elettorale di appena 2 anni fa – è una città che pone al centro la lotta al cambiamento climatico – la più grande minaccia del secolo – e risponde a questa sfida con la pianificazione, la ricerca, l’innovazione, la riqualificazione, il lavoro e la buona economia. Roma Sostenibile è una città del verde e della biodiversità. Nuove alberature stradali, giardini, parchi, tetti e cinture verdi che permetteranno di diminuire danni e rischi del cambiamento climatico, raffrescare le città, migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento, tutelare le acque, controllare i deflussi superficiali, salvaguardare le biodiversità e la qualità dell’ambiente urbano”. Tante, tantissime belle parole, ma i fatti dove sono?