Gualtieri supplica Zingaretti. Ma manca Renzi
Fa tenerezza il ministro Roberto Gualtieri a caccia di voti nel collegio Roma 1. Terrorizzato dal rischio di essere battuto da Maurizio Leo, gagliardo candidato del Centrodestra che sta battendo metro su metro il territorio, l’uomo delle tasse di Conte supplica l’establishment di aiutarlo in campagna elettorale.
Di qui al voto del primo marzo Gualtieri ha bisogno di sponsor. Non può contare sugli alleati grillini, che gli hanno piazzato incredibilmente una candidata contro, Rossella Rendina. Non può lanciare un appello ai compagni perché sul terreno lo insidia Marco Rizzo. E allora recluta i big, non si sa quanto utili per la raccolta del consenso.
Gentiloni e Gualtieri a caccia di sbadigli
Sabato scorso ha fatto sbadigliare la Balduina con Paolo Gentiloni in sezione. E oggi rischia di addormentare gli astanti in via Giulia, dove si recherà con Nicola Zingaretti – ale’, direbbe Giovanni Floris – all’Off/off theatre.
Siamo in grado persino di anticipare i temi: Salvini sbaglia, Salvini odia, Meloni pure. Perché altro non esce dalla bocca del leader del Pd.
C’è Zingaretti, ma Renzi non si fa vedere mai
Ma la curiosità maggiore è sull’altro alleato che manca a Gualtieri. Che fine ha fatto Matteo Renzi? Come mai il ministro non lo esibisce ai suoi elettori? Ha paura di contestazioni per il casino al governo?
E’ davvero da seguire questa campagna elettorale nel primo collegio. Tutto dà l’idea che anche se appare piatta, ci saranno colpi di scena a non finire, con appelli pubblici o privati che siano, alla diserzione dal voto proprio nel fronte sinistro. L’occasione è ghiotta per molte vendette di Palazzo. Sommato al disinteresse assoluto che Gualtieri riscuote nell’elettorato di opinione, forse la sorpresa ci potrà essere.
Ormai al voto manca una manciata di giorni e più d’uno scommette anche su possibili “improvvisate” di Marco Rizzo a qualcuno degli appuntamenti del ministro: e quando mai gli capiterà più di dire ai poteri forti quello che pensa del loro rappresentante…