Gualtieri, un rientro rovente: tra ritardi sui cantieri, trasporti e Consiglio Comunale

Roberto Gualtieri al sopralluogo sulla Tangenziale
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Un rientro dalle vacanze davvero infuocato aspetta il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A far passare il relax del mare di Grecia, infatti, per il primo cittadino ci saranno temi che pesano e che metteranno a dura prova la stabilità della sua coalizione in Campidoglio. Dai cantieri per il giubileo ai trasporti, passando per un Consiglio Comunale praticamente paralizzato da giugno e una serie di mal di pancia interni alla stessa maggioranza.

I ritardi

Sicuramente il tema più rovente è quello dei cantieri per l’Anno santo. Tante opere che sono in ritardo sui cronoprogramma e che rischiano di far trovare una Roma ancora con i lavori in corso all’apertura della Porta di San Pietro.

I lavori giubilari

Tra questi sicuramente c’è lo scavo di piazza Pia, dove i ritrovamenti archeologici hanno frenato drasticamente l’andatura delle ruspe. La caduta dell’ultimo diaframma – tanto per dare un esempio calzante – avvenuta lo scorso luglio, secondo i dossier ministeriali doveva esser avvenuta a maggio. Quindi due mesi almeno di ritardo che, complice anche il caldo torrido questa estate, non stati recuperati. I cantieri, durante le ore più calde – secondo una norma voluta dalla Regione in accordo coi sindacati – avevano l’obbligo di chiudere per evitare problemi di salute. Ecco allora che, la spinta agostana su cui puntava Gualtieri non c’è stata.

I trasporti

Altro nodo chiave sono i trasporti: la metro A viaggia con le stazioni più importanti chiuse. E anche qui i tempi per il restyling sembrano allungarsi sui tempi previsti. Non siamo ai livelli dei cantieri stradali in essere ma poco ci manca: il ritardo, secondo fonti interne alla Mobilità, è di circa tre settimane. In pratica, basta un minimo intoppo per vedere la paralisi anche dell’infrastruttura di trasporto portante della Capitale.

La quesitone politica

A fronte di tanto caos c’è la questione politica che è la classica scimmia sulla schiena di Gualtieri. Il Consiglio comunale è un disastro: una sorta di polveriera che da mesi va avanti a suon di “messaggini” subliminali al sindaco come la mancanza di numero legale e il mancato voto delle delibere da settimane. Tutto fermo. Ma il motivo? Manca un confronto con la maggioranza in Consiglio e la Giunta. Le commissioni non dialogano serenamente con gli assessori e ci sono temi appesi da mesi che rischiano di esplodere a brevissimo. Tra queste sicuramente – per il Commercio – il tema delle licenze degli ambulanti, il pagamento della Cosap e il rilancio dei mercati rionali (al momento per le Ags sono stati trovati 32 accordi su 52, magli ultimi che restano sono quelli più battaglieri). Anche la Mobilità ha le sue grane con la Ztl verde che rischia di far saltare il banco e il progetto di rincaro delle strisce blu e dei biglietti per il trasporto pubblico su tutti.

Tutti in ritiro

Gualtieri, secondo fonti del Campidoglio, sta pensando a un ritiro dove portare consiglieri e assessori per provare a ricreare un gruppo che non esiste. E in molti credono che, oltre ai cantieri del Giubileo, in ritardo ci siano anche le mosse per arrivare a fine mandato serenamente.