Guidonia, il Centro Commerciale Tiburtino rischia di restare senza fogne: scontro in Tribunale con la provincia

Guidonia, il centro commerciale Tiburtino, ingresso, foto Street View

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Il Centro Commerciale Tiburtino di Guidonia ha vissuto negli ultimi mesi una vicenda complessa e densa di implicazioni legali che rischiava di compromettere il funzionamento del polo commerciale. Al centro del contenzioso, una disputa con la Città Metropolitana di Roma Capitale in merito alla sospensione dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane, ossia delle fogne. Dopo un consueto iter giudiziario, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha chiuso la vicenda dichiarando il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, ponendo fine a uno scontro acceso ma con implicazioni ancora in parte da chiarire. Le parti in causa hanno raggiunto un accordo extra giudiziario i cui contorni non sono noti.

Guidonia, il Centro Commerciale Tiburtino rischia di restare senza fogne

Il caso prende origine dalla decisione della Città Metropolitana di Roma Capitale, formalizzata con una Determinazione Dirigenziale del 13 ottobre 2023, di sospendere l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue per il Centro Commerciale Tiburtino. Questa sospensione, motivata da presunte irregolarità amministrative e tecniche, avrebbe potuto paralizzare l’attività del centro.

Scontro il Tribunale tra Centro Commerciale e ex provincia di Roma

Il Consorzio del Centro Commerciale, per tutelare i propri interessi, aveva immediatamente presentato ricorso presso il Tar del Lazio, contestando la legittimità del provvedimento e chiedendone l’annullamento. Il ricorso puntava a dimostrare l’erroneità delle valutazioni tecniche e amministrative che avevano portato alla sospensione.

Parallelamente, il Comune di Guidonia, altra parte in causa, non si è costituito nel procedimento, rimanendo assente nel dibattito legale e lasciando così che lo scontro principale si giocasse tra il Consorzio e la Città Metropolitana.

Guidonia, il Comune non si presenta in giudizio

Dopo diversi rinvii e udienze pubbliche, la vicenda si è avviata verso una conclusione il 12 febbraio, data in cui il Tribunale Amministrativo Regionale ha preso in esame gli sviluppi recenti del caso. Infatti, il 29 gennaio 2025, la Città Metropolitana aveva adottato un nuovo provvedimento amministrativo che superava le contestazioni iniziali. Questo atto ha reso il ricorso del Consorzio privo di oggetto, portando la parte ricorrente a dichiarare la sopravvenuta carenza di interesse al proseguimento del giudizio.

In linea con questa dichiarazione, il Tar ha emesso la sua sentenza: il ricorso è stato dichiarato improcedibile. Le spese processuali, come richiesto dal Consorzio, sono state compensate, evitando ulteriori oneri per entrambe le parti.

Uno scontro emblematico

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio, fatto di crescenti tensioni tra enti locali e soggetti privati per la gestione delle risorse idriche e ambientali. La vicenda del Centro Commerciale Tiburtino, seppur conclusa sul piano legale, rappresenta un esempio di come la burocrazia e la rigidità normativa possano impattare direttamente su realtà economiche di rilevanza strategica. Resta ora da vedere se il superamento del contenzioso rappresenti un punto di svolta o solo una tregua momentanea in una questione ancora aperta.