Guidonia, rapinano una 17enne, poi la ‘ospitano’ per rifornirle la droga: arrestati
Era in casa, ai domiciliari con tanto di braccialetto elettronico da un mese. Eppure, nonostante questo, ha continuato il suo ‘lavoro’ e a spacciare droga nella sua abitazione, a Guidonia, lì dove i poliziotti del Commissariato Distaccato di Tivoli e Guidonia hanno trovato anche altre persone, che non avevano certo l’autorizzazione per stare tra quelle quattro mura.
Così, nella mattinata del 9 luglio scorso gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato due persone: un cittadino egiziano pluripregiudicato di 38 anni, che era già ai domiciliari, e un tunisino di 30, colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il controllo nell’abitazione del 38enne (già) ai domiciliari
L’arresto dei due cittadini stranieri è scaturito da un controllo effettuato nell’abitazione del 38enne, ai domiciliari dal 12 giugno scorso quando gli stessi poliziotti lo avevano arrestato per una rapina con lesioni in danno di una 17enne di origine moldava, ma anche per il danneggiamento dell’autovettura di servizio durante le fasi del fermo.
Quando gli agenti hanno bussato, di nuovo, alla sua porta, il 38enne si è mostrato nervoso, ha tentato di ostacolare i controlli. Lui in casa stava ospitando altre persone, un tunisino di 30 anni e la ragazza di 17, quella che era stata vittima della rapina il 12 giugno. La ragazza l’8 luglio si era allontanata da una casa famiglia nel Viterbese e aveva trovato ospitalità nell’abitazione dello straniero, quello che un mese fa l’aveva rapinata. La giovane, alla vista della Polizia, ha cercato di fuggire. Ma invano.
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In casa la droga
In casa il 38enne e i suoi ‘ospiti’ nascondevano la droga. Nel corso della perquisizione, infatti, oltre all’odore acre tipico della combustione di cannabinoidi, gli agenti hanno trovato circa 25 gr. di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
La 17enne è stata riaccompagnata presso la casa famiglia dalla quale era fuggita, i due uomini, invece, sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e collocati agli arresti domiciliari su ordine del Pubblico Ministero presso la Procura di Tivoli.
Uno straniero è stato rimesso in libertà
Il 12 luglio 2024 entrambi gli arrestati sono stati portati davanti al GIP presso il Tribunale tiburtino. Il cittadino tunisino è stato rimesso in libertà, mentre nei confronti del 38enne egiziano è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere tenuto conto “della gravità dei fatti e della perseveranza del prevenuto nel violare i precetti imposti”, come aggravamento della precedente misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Lui che dal 12 giugno, dopo quella rapina, sarebbe dovuto rimanere a casa. E non certo a spacciare droga.