Hasib Omerovic fu torturato: 3 poliziotti a processo

La conferenza stampa recente dedicata al caso, alla Camera dei Deputati di Roma
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Hasib Omerovic è stato ucciso, questo pensa la Procura di Roma. Poi ritrovato ai piedi di un edificio popolare nella periferia romana di Primavalle. Dopo essere precipitato dalla finestra della sua camera in un disperato tentativo di sfuggire a un agente di polizia che lo stava torturando. L’incidente è avvenuto il 25 luglio 2022. Viene descritto negli atti del pubblico ministero, Stefano Luciani, come un’azione di polizia che ricorda una spedizione punitiva. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per tre agenti coinvolti. Mentre la posizione del quarto, che ha scelto di raccontare la verità, è stata separata.

Hasib Omerovic fu torturato

I documenti dell’inchiesta dettagliano ogni momento degli eventi accaduti in via Gerolamo Aleandro. Tra i complessi popolari della periferia di Primavalle. Il compito del pm Luciani non è stato facile. Dato che l’unica testimone oculare era la sorella della vittima. Una ragazza affetta da patologie che le conferiscono l’invalidità civile totale. Nonostante ciò, l’indagine ha chiarito le responsabilità individuali, concentrandosi in particolare sull’assistente capo Andrea Pellegrini, noto come “il pelato” dalla sorella di Omerovic.

3 poliziotti a processo

Pellegrini ha una forte passione per Forza Nuova. E il suo impegno nelle associazioni per la tutela dei minori come “Gli angeli di Malindi” sono ricordati dal suo avvocato Remo Pannain. Presenta una personalità complessa. Vecchi atti su di lui menzionano comportamenti da sceriffo e persino un furto di alcolici in un supermercato della Florida. Nessuno avrebbe potuto prevedere un epilogo simile per la sua carriera.

Il pm racconta la sua versione dei fatti

Il pm riassume i fatti accaduti quel giorno. Pellegrini avrebbe colpito Omerovic con due schiaffi tra collo e viso. Brandito un coltello da cucina e sfondato porte a calci. Ha ordinato a Omerovic di entrare nella sua stanza da letto. Costringendolo a sedersi su una sedia e legandogli i polsi con un filo di corrente di un ventilatore. Le minacce con il coltello e gli insulti urlati si sono susseguiti. Accompagnati da schiaffi e urla, motivati dal sospetto dell’agente che Omerovic avesse molestato alcune ragazzine.

La richiesta di rinvio a giudizio

La richiesta di rinvio a giudizio include anche due colleghi di Pellegrini. Vale a dire Alessandro Sicuranza e Maria Rosa Natale. Accusati di non aver fermato il loro collega e di aver tentato di coprirlo. Ora, il processo per loro è imminente, segnando un nuovo capitolo in questa drammatica vicenda.