I balneari di Ostia vincono il primo round. Sulle concessioni il M5S fa indietro tutta

Indietro tutta grillino sulle concessioni scadute o in scadenza di oltre trenta stabilimenti balneari di Ostia. Una vicenda che ha sollevato fin dall’inizio forti polemiche, e sulla quale adesso il Campidoglio e il Municipio X entrambi a guida 5 Stelle sembrano aver cambiato idea. La miccia dello scontro si era accesa nel mese di dicembre, quando l’amministrazione era intervenuta a gamba tesa. Mettendo a bando 37 concessioni, alle quali poi se ne sarebbero aggiunte altre nove i primi di gennaio. Spiegazione semplice, i titoli erano in scadenza o scaduti. E non si volevano autorizzare proroghe. Peccato però che il governo nazionale avesse scelto una strada diversa. Prima dell’estate, nel decreto Rilancio. Dando la possibilità agli enti locali di arrivare con gli attuali gestori degli stabilimenti fino al 2033. Una opportunità colta al volo da quasi tutti i comuni del Lazio, ma non da Roma capitale. Che aveva scelto la strada opposta. Tutto a gara, entro fine marzo. Per un anno, al massimo prorogabile una sola volta. In attesa di capire meglio gli sviluppi legislativi.

Ma ovviamente le opposizioni e le associazioni di categoria sono scese sul piede di guerra. Minacciando ricorsi e azioni legali. Così anche i pentastellati sono arrivati a più miti consigli. Lasciando tutto intatto fino al 31 dicembre 2021. Poi, è proprio il caso di dirlo chi vivrà vedrà. Ma già si parla di una colossale figuraccia.

A gara 37 stabilimenti di Ostia. E i balneari promettono battaglia

Salvi 35 stabilimenti balneari di Ostia. Gestiranno le spiagge almeno per tutto l’anno

Gestiranno le spiagge di Ostia almeno per tutto quest’anno. È questa la prima importante vittoria dei balneari, dopo la retromarcia del Movimento 5 Stelle.  Che alla fine secondo le opposizioni avrebbe deciso di non decidere. Usando un termine calcistico, mandando la palla in tribuna. Niente proroga al 2033, come pure la legge consentirebbe. Ma anche niente bando a marzo. Si sono resi conto che i tempi erano stretti, ha attaccato la ex candidata alla presidenza del Municipio X per il centrodestra Monica Picca. E che comunque gli unici in grado di gestire le spiagge in sicurezza vista la situazione sarebbero stati gli attuali concessionari. Così sono tornati sui loro passi, facendo l’ennesima figuraccia. Comunque sia, resta il sospiro di sollievo per 35 attività che possono cominciare a programmare la prossima estate. Quando covid permettendo riprenderà la stagione balneare.

Ed ecco l’elenco di chi (per ora) si è salvato. Aneme e Core; Arcobaleno Beach; Bahia; La Conchiglia; Urbinati; Elmi; Battistini; Delfino; Belsito; Plinius; Mami -Cral Comune di Roma; La Vecchia Pineta; Kursaal; Orsa Maggiore-Cral Poste; Dopolavoro Atac; La Mariposa; Zenit-Cral Eni; Le Palme; V-Lounge; La Caletta; La Bussola; La Bicocca; Peppino a mare – stabilimento; La Spiaggia di Bettina; La Spiaggia; La Vela; Miami – Istat; Il Bungalow; La Bonaccia; Guerrino Er Marinaro; Il Corsaro; Il Gabbiano; L’Ancora; L’Oasi; La Marinella. Non risulterebbe invece pervenuta agli uffici la richiesta di proroga per il Nauticlub di Castelfusano.

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