I centri sportivi comunali sono chiusi e abbandonati. Ed è scambio di accuse tra Pd e M5S

È arrivato l’esito del censimento commissionato direttamente dall’ assessorato allo sport di Roma Capitale. Sullo stato di salute dei centri sportivi comunali. E il risultato è a dir poco catastrofico. Su 19 impianti, 18 risultano chiusi e non funzionanti. Mentre per ben 13 di essi, mancherebbero addirittura i piani per una loro possibile futura riapertura. Un disastro che l’attuale assessore allo sport Onorato imputa in pieno alla giunta Raggi. Colpevole a suo dire, di aver abbandonato del tutto questo settore. Ma da parte grillina, le critiche non sono state prese bene. E i consiglieri pentastellati hanno respinto al mittente le accuse. Parlando addirittura di sondaggio

“Questi impianti vanno restituiti nel più breve tempo possibile ai cittadini – ha proseguito l’assessore allo sport -. Anche perché costano ai romani 800mila euro annui, soldi che devono essere subito riconvertiti nella promozione per rendere lo sport accessibile a tutti”.

La replica grillina, “Censimento falso e tendenzioso”

I Cinquestelle, però, non ci stanno e respingono al mittente le accuse. A farlo non è la diretta interessata, ovvero l’ex sindaca Raggi chiamata in causa da Onorato. Ad attaccare l’esponente della giunta Gualtieri sono il grillino Paolo Ferrara e l’ex assessore al Personale, Antonio De Santis, ora nelle fila della civica Raggi. “Onorato dovrebbe svestire i panni del militante di partito – accusano – e smetterla di dire panzane. Con il fine di screditare la precedente amministrazione, probabilmente distogliendo l’attenzione sui 3,8 milioni di fondi del Pnrr per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport nelle scuole. Che il comune sta perdendo a causa della sua incapacità totale”.

Riguardo al censimento – che per i due consiglieri d’opposizione non aggiunge nulla di nuovo alla ricognizione già effettuata durante il governo pentastellato -, Ferrara e De Santis lo definiscono “falso e tendenzioso”. “L’amministrazione Raggi non solo ha ereditato una situazione resa estremamente problematica da oltre 25 anni di precedente mal gestione – accusano -, ma ha altresì invertito il trend aprendo numerosi impianti chiusi da diversi decenni tra cui la piscina di via Taverna, la palestra di via Balzaretto e la cittadella dello Sport Paralimpico, solo per citare alcuni esempi”.

Fratelli d’Italia evita le polemiche e invita a lavorare. Dopo cinque anni disastrosi

Fratelli d’Italia si tira fuori dalla polemica tra Pd e grillini sull’impiantistica sportiva. E lo fa attraverso le parole del consigliere e membro della commissione Sport Federico Rocca. “Negli ultimi 5 anni lo sport della Capitale ha raggiunto un livello veramente basso – accusa Rocca – . Basti pensare al pretestuoso e inconcepibile no alle Olimpiadi o, ancora, al fallimento del progetto dello stadio della Roma, alla mancata programmazione degli eventi. Senza dimenticare lo scarso sostegno allo sport di base, alle associazioni sportive e ai centri sportivi municipali. Non a caso da anni molte associazioni vincitrici dei bandi attendono quei pochi euro da Roma Capitale. Mi riferisco ai bandi 2018-2019-2020 e che dire di tutti quegli operatori che hanno trovato la porta del Campidoglio chiusa quando hanno presentato progetti o hanno chiesto aiuti per risolvere delle criticità”.

“Dopo l’amministrazione targata 5 Stelle – conclude Rocca -, abbiamo trovato una situazione a dir poco disastrosa. Per questo non si comprende la polemica alla quale stiamo assistendo in queste ore tra M5S e centrosinistra. Diversamente dalle polemiche a mezzo stampa, Fratelli d’Italia ha aperto un confronto in commissione sport. L’assessore Onorato in quella sede ha manifestato la disponibilità a dare delle risposte alle nostre indicazioni e a confrontarsi su questi temi. Sarà solo il tempo a dirci se manterrà questi impegni. Ad oggi, quindi, un giudizio sul suo operato è prematuro. Mentre è una certezza il giudizio estremamente negativo che esprimiamo nei confronti della scorsa amministrazione pentestellata”.