I fulmini di Bankitalia sul governo. Ma perché dobbiamo pagare le commissioni bancarie con il Pos?

pos banche

E’ scontro Fratelli d’Italia-Bankitalia sulla manovra. Le critiche di palazzo Koch su fisco ed evasione arrivano per bocca di Fabrizio Balassone, capo servizio struttura economica della Banca d’Italia, nel corso dell’audizione in Parlamento. ”Le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di alcuni istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale”. Parole che suonano come una vera e propria bocciatura per il governo Meloni. E’ singolare però che le commissioni che le banche incassano a ogni transazione ora si chiamino “modernizzazione del Paese”….

Bankitalia a gamba tesa contro il governo

Come dice Francesco Filini, deputato di FdI e membro della commissione Finanze. “Non stupisce la presa di posizione di Bankitalia sulla liberalizzazione dell’utilizzo del Pos introdotta dal governo. La moneta elettronica non è moneta a corso legale, è una moneta privata offerta come servizio a pagamento dal circuito bancario e finanziario e rappresenta un giro d’affari importante per le banche. É quindi scontato che Bankitalia, partecipata dalle stesse banche, la sostenga”. E aggiunge il sottosegretario per l’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari: ”Bankitalia esprime la visione delle banche. Bankitalia è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante. Questa però non è la visione della Bce”.

Salvini: ognuo deve essere libero di pagare come vuole

La presa di posizione di Fazzolari provoca la reazione delle opposizioni. Gli alleati Lega e Fi si fanno sentire. Parla per primo a nome del Carroccio, Federico Freni, che dice: “Sul rapporto tra contante e pagamenti elettronici ci sono sensibilità legittimamente eterogenee, e si corre talvolta il rischio di confondere indirizzo politico e prerogative di controllo”. Per Antonio Tajani ”la perplessità di Bankitalia sul tetto al contante è l’ipotesi di un dirigente della Banca d’Italia fatta in audizione in Parlamento, un’opinione come tutte le altre; la manovra è un’altra cosa…”. Da Bruxelles l’altro vicepremier Matteo Salvini dice: ”Io sono per la libertà. Ognuno deve essere libero di pagare come vuole, senza essere multato. Quindi, se vuoi pagare il caffé con il Pos lo paghi, se vuoi pagarlo con l’euro lo paghi, se vuoi comprare le sigarette in contanti lo fai”.

Rampelli: la moneta contante è gratuita

La sintesi di queste polemiche assurde ispirate dalla sinistra la fa Fabio Rampelli. “Il problema è di come vengono poste le domande. Se chiedessimo ‘vuoi dare una percentuale dei tuoi acquisti alle banche?’, avremmo il 99% di risposte negative”. Lo dice il vicepresidente della Camera a Fabrizio Masia che presentava ad Agorà un questionario dove i cittadini favorevoli all’uso del Pos per i pagamenti erano in maggioranza. “Il ragionamento dev’essere affrontato senza ideologia. Chi paga la commissione bancaria? Oggi la pagano i consumatori o i commercianti se non ritoccano i prezzi i quali vedono conseguentemente diminuire il loro incasso mensile perché costretti a pagare le commissioni bancarie. Ricordo che la moneta contante al contrario di quella elettronica che appartiene alle banche è gratuita e appartiene al cittadino”.