I geositi di Roma, un itinerario alla scoperta del patrimonio geologico

Geositi
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La Capitale possiede un importante patrimonio geologico e grazie all’opera “I geositi del territorio di Roma Capitale” possiamo individuare tutti i geositi più rilevanti. Questi ultimi, nella loro terminologia tecnica, sono definiti come aree di interesse geologico e geomorfologico. Dal Municipio I al XV, i relatori dello scritto ne hanno individuati tantissimi.

L’opera: censiti 91 geositi a Roma

“I geositi del territorio di Roma Capitale” è un documento redatto da Marina Fabbri, Maurizio Lanzini, Dario Mancinella e Claudio Succhiarelli. All’interno dello scritto molto dettagliato e preciso, i relatori esaminano tutti i geositi del Comune di Roma con una divisione per Municipi. Nella premessa, scritta dal Presidente della SIGEA, si legge che l’attività intensa e continua in questo campo ha portato alla creazione di un gruppo di lavoro della SIGEA che si è interessato allo studio. L’opera in questione non solo mira alla valorizzazione e alla tutela dei geositi ma anche alla sensibilizzazione dei cittadini per quanto riguarda il Patrimonio Geologico della Capitale. “Al momento della redazione di questo testo, nel 2014, sono stati censiti ben 91 geositi grazie alla collaborazione di 21 cultori degli aspetti geologici, archeologici, urbanistici e storici di Roma; tra cui soci della SIGEA”, si scorge nel documento.

Cosa sono i geositi?

Nel primo capitolo del volume i relatori affrontano subito la tematica del geosito sia dal punto di vista legislativo che morfologico. “I primi riferimenti normativi in Italia riguardanti la protezione del Patrimonio Geologico sono rintracciabili proprio nella legislazione relativa alla tutela dei beni culturali e paesaggistici”, si legge nel primo capitolo. “La legge quadro sulle Aree Protette n.394/91, richiamando come suo fondamento costituzionale paesaggio e salute, definisce anche il concetto di “Patrimonio naturale” come valore da tutelare per le generazioni future”, ancora nel testo. I geositi quindi costituiscono il Patrimonio Geologico e la loro tutela è prevista nella legislazione sulle aree protette. La definizione, dal punto di vista tecnico di un geosito, è: “Località, area o elemento del territorio in cui è possibile definire un valore geologico singolare ed eventualmente associato a quello storico-culturale per la conservazione, da integrarsi ed attuarsi mediante gli strumenti della pianificazione urbanistica e territoriale”, Fabbri et alii, 2010. In questo primo capitolo si affronta anche il procedimento seguito dagli scienziati per la proposta, la validazione e l’inserimento di un geosito nella banca dati.

I geositi nel Municipio I

Il territorio del Municipio I si estende sia in destra che in sinistra idrografica del Fiume Tevere. Nel capitolo dedicato a questo Municipio si analizza dapprima l’estensione, la morfologia del territorio e successivamente l’urbanizzazione. All’interno di questa zona, gli esperti, hanno individuato numerosi geositi. I relatori hanno suddiviso in schede i geositi al fine dove vengono analizzati singolarmente, con foto, in ogni minimo dettaglio. La Rupe Tarpea, la Formazione di Valle Giulia all’Aventino, Monte dei Cocci, Arenaria di ambiente marino-infralitorale al Gianicolo, Sabbie marine in Viale del Parco Mellini, la Collina Velia, Tufo del Palatino al Muro Torto, Tufo Lionato al Campidoglio e le Sorgenti storiche alla sinistra e alla destra idrografica del Fiume Tevere. Andando ad approfondire nel dettaglio una di queste schede, ad esempio l’arenaria di ambiente marino-infralitorale al Gianicolo, si può leggere la descrizione dell’affioramento nel contesto urbano, i caratteri litoogici, l’interesse scientifico, l’interesse complessivo, l’accessibilità al pubblico, la possibilità di degrado e la geologia.

30 nuove schede sul volume in aggiornamento

Sul sito www.sigeaweb.it oltre a poter scaricare il PDF dell’opera “I geositi del territorio di Roma Capitale”, si può scorgere nella homepage un importante annuncio relativo all’aggiornamento del volume sopracitato. “Il volume del 2014 è stato molto apprezzato e le copie pubblicate sono attualmente esaurite e sulla base di numerosi commenti e informazioni, SIGEA-Sezione Lazio, ha deciso di aggiornare il censimento del volume pubblicato”, in una nota sulla pagina web di SIGEA. Attualmente, informano direttamente dal sito, sono in corso di elaborazione circa 30 nuove schede.

Foto di copertina di “I geositi del territorio di Roma Capitale”, SIGEA.

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