I ristoratori: siamo a un punto di non ritorno, basta elemosine di Stato
Ristoratori ancora sul piede di guerra contro i provvedimenti del governo. “Questo mese rappresenterà un punto di non ritorno per il tessuto produttivo del nostro Paese. L’auspicio è quello di poter intravedere una via d’uscita e di non rimanere impantanati nel labirinto delle inefficaci e per nulla dignitose elemosine di Stato. In questo senso, i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) attendono uno scostamento di bilancio di considerevole entità per finanziare il secondo decreto Sostegni con il quale erogare tutto ciò che serve”.
I ristoratori chiedono indennizzi a fondo perduto
Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento imprese ospitalità. “Whatever it takes – ha spiegato – prendendo in prestito una celebre espressione del nostro premier. In particolare, i ristoratori necessitano di indennizzi a fondo perduto equivalenti al 30% del fatturato 2019 e solo per coprire i costi fissi, in cima ai quali c’è la voce affitti”.
Indennizzi importanti per non chiudere per sempre
“Solo potendo contare su indennizzi importanti, calibrati sulle reali sofferenze economiche, i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola non ancora falliti, e costretti irragionevolmente a tenere chiusi i loro locali, potranno ricominciare, piano piano, a respirare”, ha aggiunto Ferdinando Parisella, segretario nazionale di Mio Italia.
Video di CasaPound scagiona il movimento per i disordini
Intanto proseguono le polemiche sulla manifestazione di Montecitorio. “Da più parti, stampa, governo e Pd, stanno arrivando verso CasaPound le solite accuse di aver incitato piazza Montecitorio e aver preso parte ai momenti di tensione con le forze dell’ordine. Questo breve video, dimostra nei fatti, che il consigliere municipale Luca Marsella nel momento in cui la polizia carica i manifestanti era sul palco a cercare di riportare la calma”. Così Casapound, che pubblica anche un video a testimonianza di quanto affermato.
CasaPound a fianco degli italiani in difficoltà
“Perché per noi non dovrebbe essere legittimo essere in piazza? Tra le nostre fila ci sono padri, madri, lavoratori, imprenditori ed anche ristoratori che hanno partecipato alla protesta perché colpiti in prima persona – aggiunge Casapound -. Detto questo, la rabbia di chi era in piazza è sacrosanta e da noi condivisa. Quello che è inaccettabile è la solita strumentalizzazione e lo stravolgimento della realtà. CasaPound è da sempre al fianco degli italiani in difficoltà e continuerà ad esserlo nonostante le accuse e le mistificazioni che si susseguono da ieri”.