I vigili urbani di Roma furiosi con Zingaretti: ci ha dimenticati

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Il corpo di polizia locale di Roma è furioso con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. I vigili protestano per il mancato inserimento della Polizia Locale nella Delibera Regione su Test Sierologici. “É una cosa vergognosa” dichiara il Comandante Antonio Di Maggio, che prosegue “Riterrò priva di credibilità qualunque smentita da parte della Regione Lazio”. E prosegue: “Se questo è veramente il contenuto della delibera di Giunta regionale approvata oggi in merito alle indicazioni sui test sierologici, dove non è stato inserito alcun riferimento alla Polizia Locale, la ritengo una cosa vergognosa”.

Niente test sierologici per i vigili urbani

“È da un anno – continua – che lavoro senza percepire alcun compenso e non esiterò a destinare parte della mia pensione per far eseguire tutti i test necessari agli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale presso laboratori o strutture private. A questo punto, dopo quanto è appena successo, riterrò priva di credibilità qualunque smentita o promessa da parte della Regione, a meno che entro la prossima settimana non arrivi un provvedimento certo con le date dei test per tutti gli uomini e le donne della Polizia Locale.”

Tutte le forze dell’ordine tranne la polizia locale

Come ha scritto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, i test riguardano Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia penitenziaria, Esercito strade sicure, Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Insomma, davvero tutte le forze dell’ordine tranne i vigili urbani. Nei commenti al post del corpo di polizia locale di Roma molti invitano “il comandante Di Maggio a dare per protesta alla Raggi le sue dimissioni. Cosa spetta il sindaco di Roma a farsi sentire con la Regione Lazio?”

I vigili: siamo stufi di essere carne da macello

Un’altra scrive: “Ogni volta dimenticati, messi da parte, bistrattati. Eppure abbiamo lavorato più degli altri Corpi e rischiato quindi di più, senza le loro tutele e senza la.loro previdenza, con tutti i rischi che ne conseguono. Ogni volta è necessario fare la questua per poter veder rispettati, diritti che ci spettano soprattutto come esseri umani, oltre che lavoratori! Ogni volta chiedere correzioni, rettifiche, modifiche! Non mi parlate di dimenticanze! Siamo stufi essere carne da macello!”.