Idrogeno Green, Ecoitaliasolidale: “Dalla Capitale fino in Sicilia per nuove soluzioni”

Rosati-Benvenuti
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Il tema dell’idrogeno verde sta diventando centrale nella strategia energetica dell’Italia, in particolare come parte della transizione verso un’economia più sostenibile e decarbonizzata. L’associazione Ecoitaliasolidale, da tempo promotrice di soluzioni ecologiche, ha annunciato un convegno internazionale in Sicilia dedicato all’idrogeno verde. Questo evento riflette l’interesse crescente verso tecnologie innovative e sostenibili, capaci di ridurre l’impatto ambientale e allo stesso tempo favorire lo sviluppo economico.

L’idrogeno verde, prodotto attraverso fonti rinnovabili come l’energia solare e eolica, rappresenta una delle tecnologie chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Tuttavia, come sottolineato, permangono sfide significative, come la necessità di sviluppare infrastrutture adeguate e di rendere più competitive le tecnologie di produzione e distribuzione dell’idrogeno.

Convegno internazionale in Sicilia dedicato all’idrogeno verde

Il convegno in Sicilia, inoltre, si inserisce nel più ampio contesto del piano del governo italiano denominato Piano Mattei, che mira a fare dell’Italia un hub energetico strategico tra Africa ed Europa. Questo progetto, presentato durante la Conferenza Italia-Africa a Roma, ha come obiettivo l’incremento della cooperazione energetica con i paesi africani, in particolare per lo sviluppo di infrastrutture per il trasporto del gas e dell’idrogeno. Tra le priorità del piano c’è l’integrazione delle reti elettriche tra Italia e Tunisia e il trasporto di idrogeno dal Nord Africa all’Europa, consolidando così la posizione dell’Italia come snodo energetico per il continente europeo.

L’impegno italiano, con un investimento di 5,5 miliardi di euro in 4 anni, si focalizza su aree specifiche dell’Africa per promuovere lo sviluppo di biocarburanti e tecnologie a basse emissioni, cruciali per la sicurezza energetica e la transizione ecologica.

Programma di utilizzo prioritario dell’idrogeno

“Esprimiamo apprezzamento per il programma di utilizzo prioritario dell’idrogeno come fonte alternativa alle fonti fossili in piena linea con le nostre convinzioni  sull’idrogeno green avute sin dalla fondazione del nostro Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. Ci piace ricordare come alla conferenza stampa della nascita di Ecoitaliasolidale,   avvenuta il 29 marzo 2011 a Roma, a Palazzo Valentini, è stato esposto  un prototipo di fuoristrada ad idrogeno – dichiarano in una nota il Prof. Fabio Rosati, Vice Presidente di Ecoitaliasolidale e Presidente del Centro Studi sulla Mobilità, insieme a Piergiorgio Benvenuti,  Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale .

Ora siamo in attesa, da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dello schema di decreto che servirà a fissare i novi incentivi per l’idrogeno rinnovabile e il bioidrogeno e la cui finalizzazione dovrebbe arrivare entro fine anno.

Gli obiettivi sull’idrogeno rinnovabile

Non a caso, in attesa di fissare i pilastri fondamentali del suo sviluppo all’interno della strategia nazionale, il Ministero ha anticipato nel piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) trasmesso a Bruxelles a fine giugno alcune previsioni, sulla base degli specifici obiettivi sull’idrogeno rinnovabile e sui combustibili rinnovabili di origine non biologica delineati dalla direttiva Red III, che punta ad aumentare la quota di rinnovabili nel mix energetico europeo, nonché dalle proposte di regolamento RefuelEU Aviation e FuelEU Marittime, che puntano invece ad aumentare il ricorso a carburanti sostenibili per aerei e navi. Le proiezioni dell’impiego dell’idrogeno nell’industria, riportate nel Pniec, dicono quindi che saranno necessari circa 330 ktep (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio) di idrogeno rinnovabile, bio e non bio, per raggiungere il target settoriale al 2030. In merito ai trasporti si stima, invece, un consumo complessivo di circa 390 ktep di idrogeno rinnovabile.

0,25 milioni di tonnellate anno di consumi stimate nel 2030

Complessivamente gli obblighi di uso di idrogeno rinnovabile al 2030 si attesterebbero a 0,25 milioni di tonnellate anno di consumi, a fronte dei quali si stima che almeno l’80% della citata domanda sarà prodotta sul territorio nazionale, mentre la restante quota sarà importata. E, per coprire questo fabbisogno, il piano del governo considera necessaria una capacità (elettrica) di circa 3 gigawatt di elettrolizzatori, i dispositivi elettrochimici che utilizzano l’elettrolisi dell’acqua, vale a dire la decomposizione della stessa nei suoi componenti di base, per produrre idrogeno.

Parliamo pertanto di un capitolo importante per l’idrogeno tanto che è al centro di uno degli interventi messi in campo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza su questo versante. Va detto che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica gestisce complessivamente 2,3 miliardi di euro di risorse distribuite su diverse linee di azione per sostenere la creazione e il potenziamento di infrastrutture per la distribuzione dell’idrogeno, vista la posizione strategica dell’Italia, e per incrementare la produzione di idrogeno verde. In particolare si ha:

1 miliardo destinato all’utilizzo dell’idrogeno per decarbonizzare i settori hard to abete, cioè i comparti con maggiori impatti a livello emissivo e più difficili da riconvertire: di queste risorse, almeno 400 milioni dovranno essere utilizzati per la realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili nei processi produttivi;

450 milioni stanziati per spingere la costruzione di nuovi elettrolizzatori, snodo cruciale per il pieno decollo dell’idrogeno (250 per sostenere la realizzazione di impianti a valere sul fondo Ipcei per l’idrogeno, 100 milioni per la produzione di elettrolizzatori ulteriori rispetto a quelli collegati alla precedente linea, 100 milioni per supportare programmi di investimento finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva degli elettrolizzatori e/o delle relative componenti).

Progetto Arrowsmith Italy in Abruzzo

Intanto il nostro Paese è  in campo con il progetto Arrowsmith Italy in Abruzzo, che ha l’obiettivo di produrre 12 tonnellate di idrogeno verde al giorno con un elettrolizzatore da 3 MW, grazie all’energia solare ed eolica, in valle Peligna a Corfinio (L’Aquila), sviluppato da Infinite Green Energy.

Altra considerazione  positiva – proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – la proposta di fare diventare la Sicilia un vero e proprio Hub del Mediterraneo nella produzione di idrogeno “verde”, una tecnologia che può permettere all’Isola  di essere la vera avanguardia nella decarbonizzazione.  Considerando altresì  che la giunta regionale siciliana già  il 29 gennaio 2021 con la delibera n. 47  aveva  portato  alla costituzione dell’Osservatorio regionale dell’Idrogeno.

Energia pulita a Km Zero

Per Ecoitaliasolidale l’Idrogeno rappresenta dunque una risposta concreta contro i cambiamenti climatici, una  “Energia pulita a KM Zero”. E proprio sull’Idrogeno intendiamo proseguire con ulteriori confronti con le Istituzioni, la parte scientifica, programmando per il prossimo autunno proprio in Sicilia un ulteriore Convegno a livello internazionale.