Idroscalo, 50 soccorsi tra cui un bambino. La furia degli elementi si abbatte su Ostia (video)

La furia degli elementi si è abbattuta ieri sul lungomare di Ostia. Raffiche di vento ad oltre 60 nodi e scrosci d’acqua hanno messo a dura prova la cittadina balneare. Specie in alcune zone popolari come l’idroscalo. Nate in parte abusivamente e sotto il livello delle acque. Così molte cantine e appartamenti sono stati inondati dall’acqua e invasi dal fango, e interi nuclei familiari sono stati costretti a fuggire fuori dalle abitazioni. Soccorsi tempestivamente dai Vigili del Fuoco e dagli agenti della sezione sicurezza della Questura del X distretto di Ostia. Insieme alla Squadra Fluviale e agli agenti del X gruppo della Polizia locale di Roma capitale. Si tratterebbe di oltre 50 famiglie attualmente sfollate, mentre si sarebbero contati dodici feriti. Tra i quali purtroppo anche un bambino. Cinque di loro hanno avuto bisogno di interventi medici urgenti, e sono stati trasportati nella serata di ieri al Pronto soccorso.

Per estrarre le famiglie dal fango è stato necessario ricorrere ai mezzi 4×4 della Protezione civile ed è stato impiegato anche un gommone. Per raggiungere le abitazioni dove l’acqua era più alta. E rischiava di portare via nella piena anche gli abitanti terrorizzati che si erano intanto rifugiati ai piani alti delle loro case.

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All’Idroscalo ad Ostia famiglie evacuate e ospitate in una scuola

Non c’è stato solo da coordinare i soccorsi. Nel drammatico pomeriggio di ieri ad Ostia, zona Idroscalo. Quando acqua, vento e pioggia si sono abbattuti con una violenza tale da inondare le case. E mettere in serio pericolo gli abitanti. Una volta salvati i circa 50 nuclei familiari in difficoltà infatti, si è dovuto approntare un presidio per la notte. Mentre i cittadini feriti sono stati portati d’urgenza al Pronto soccorso tramite il servizio del 118. È stata quindi individuata e attrezzata sempre ad opera della Protezione civile e del Roe la palestra della scuola Garrone. Dove sono state portate brandine, coperte di lana e stufette da campo. Certo, il disagio e la paura sono stati tanti, ma almeno il peggio si è evitato. E adesso inizierà la triste procedura della conta dei danni.

Speriamo almeno che il Comune di Roma e il Municipio X si mettano una mano sulla coscienza. E l’altra in tasca, trovando subito le risorse per aiutare questa gente. Reperendo alloggi temporanei di proprietà dell’amministrazione, ed erogando quel ‘buono affitto’ che procede con estremo rilento. Appena 5 mila assegni erogati su oltre 50 mila domande. Ma almeno in questo frangente, non ci sembra davvero il caso di perdere tempo. Perché questa gente non può vivere mesi in palestra. E non sarebbe dignitoso farli ulteriormente aspettare.

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