Ieri la Santanché, oggi l’imputazione coatta per Delmastro: il governo Meloni vive un film già visto con Berlusconi

delmastro andrea

Ieri il sottosegretario Daniela Santanché oggi l’imputazione coatta per Andrea Delmastro. Due indizi che per il governo fanno una prova: un film già visto con il governo Berlusconi.

“In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l’archiviazione e il giudice per le indagini preliminari imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuori legge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria. Quando questo interessa due esponenti del governo in carica è lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

“Lascia stupefatti la decisione del gip di disporre l’imputazione coatta contro il sottosegretario Andrea Delmastro. Una scelta che è a dir poco singolare e che sorprende dato che la procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione per il procedimento a suo carico riguardo la vicenda di Cospito. Siamo convinti che tutto si concluderà positivamente perché nessun segreto è stato violato. All’onorevole Andrea Delmastro la vicinanza e la solidarietà dell’intero gruppo di Fratelli d’Italia al Senato”. Lo dichiara Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.

Sulla stessa lunghezza d’onda Alfredo Antoniozzi di FdI. “Sono convintissimo che il sottosegretario Delmastro sia del tutto estraneo ad ogni accusa e completamente innocente”, commenta il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Il problema politico, ripeto politico – aggiunge Antoniozzi – è dei parlamentari che, spinti da Cospito, incontrarono mafiosi all’epoca. Noi siamo sempre quelli che hanno detto no alla cessazione del 41 bis. Io nostro sottosegretario è una persona che ha senso delle istituzioni e che combatte la mafia”.

“E come cimici fastidiose, ecco di nuovo le opposizioni tuonare contro un altro esponente del governo, il sottosegretario Delmastro. Raggiunto dalla decisione dal Gip di imputazione coatta, nonostante una prima richiesta di archiviazione da parte della procura di Roma, le voci stonate delle opposizioni si compattano, inutilmente a nostro avviso, chiedendone le dimissioni Per il collega Delmastro si rivolverà certamente come pensiamo: insussistenza di reato, perché nessun segreto sul Caso Cospito è stato violato”. Lo dichiara Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.