Il balletto delle nomine: LazioCrea, Pino Simeone fa le scarpe alla Polverini. Mallamo “senatore a vita”: riconfermato Ad di Astral?

Alla Regione Lazio le danze sono sempre aperte. Balletti talmente vorticosi da far girare la testa. Al centro, le nomine. Poltrone più o meno pesanti, più o meno comode. Ormai è quasi un anno che non si parla di altro. Cambiano i settori, ma le discussioni sono sempre le stesse: una volta per le partecipate, un’altra per le Asl, poi si torna alle partecipate.
Da quando gli equilibri interni al consiglio regionale sono cambiati, con Forza Italia passata da tre a sette consiglieri, e la Lega ridotta a un solo rappresentante in aula, le lotte intestine nella maggioranza non si sono mai sopite. E il Presidente Francesco Rocca ha avuto il suo bel da fare, anche quando ha provato a defilarsi e a lasciare ai suoi delegati discussioni più accese, per cercare di mettere pace e accontentare tutti. E, soprattutto, per restare in equilibrio e non tornare alle urne, anche se la minaccia era solo tale: a chi sarebbe convenuto lasciare la poltrona, senza avere la certezza di riconquistarla?

La danza delle nomine
Dopo che, lo scorso agosto, tra mille polemiche e sul rush finale, sono state fatte le nomine nel CdA Cotral, si attendeva con ansia di sapere chi sarebbe stato il successore dell’ingegner Antonio Mallamo, che ormai da quasi 12 anni guida l’Astral, l’Azienda Strade Lazio, società che inizialmente gestiva, come dice il nome stesso, le strade del Lazio. E che ora invece si occupa di parcheggi, sottopassi e ciclabili. Una società che muove ogni anno, anche con aziende subappaltanti, milioni di euro. Nel 2022, ultimo anno di cui è visibile attualmente il documento, l’azienda ha avuto un bilancio di 431 milioni di euro. E nei successivi, visto l’aumento dei lavori, si immagina anche un aumento del bilancio.
Nonostante le cifre da capogiro, Astral finora, malgrado l’anomalia sia stata sollevata più volte anche da consiglieri che si trovavano all’opposizione (ma che poi – passati in maggioranza – se ne sono dimenticati… o che forse adesso preferiscono tacere, visto che prima la nomina era stata fatta dal centrosinistra, ma in seguito dal centrodestra) resta l’unica a non avere un Consiglio di Amministrazione. Ma ad essere guidata, appunto, da un Amministratore Unico. Ruolo che, da 3 mandati, ovvero dal 26 giugno 2013, è ricoperto dall’ing. Antonio Mallamo.
Mallamo riconfermato? Le guerre interne
Teoricamente dovrebbe avvenire una sostituzione. E pure in pratica, visto che, come è scritto sul sito di Astral, la durata dell’incarico non dovrebbe superare i tre mandati. Ecco infatti cosa si legge nella pagina dell’Atto di nomina come componente riguardo la durata. Durata incarico: 3 (tre) esercizi sociali, con scadenza alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della carica. Questo anche perché l’ANAC, per prevenire la corruzione, ha valutato opportuno che le amministrazioni controllanti e vigilanti promuovano l’adozione di misure di rotazione anche per gli enti di diritto privato a controllo pubblico e per gli enti pubblici economici, anche se non tenuti per legge all’applicazione della misura.
Ma, evidentemente, il limite non è tassativo. Perché fonti ben informate fanno sapere che l’ingegner Mallamo verrà riconfermato nel suo incarico, restando così ancora una volta il deus ex machina indispensabile per l’andamento della rete viaria regionale, senza il quale evidentemente non ci può muovere. Ma la cosa, se da una parte l’eventuale riconferma rende felice Forza Italia e non scontenta neanche la Lega, a storcere il naso sarebbe, proprio in Regione, qualcuno di Fratelli d’Italia.
Voci di corridoio, infatti, sostengono che l’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini non sarebbe felicissimo di questa scelta. Del resto, lo scorso ottobre aveva nominato un delegato per “sorvegliare” le attività di Astral. L’incombenza era stata affidata a Francesco Figliomeni, ex consigliere di Roma Capitale e vicepresidente dell’aula Giulio Cesare, in quota FdI. E ora avrebbe voluto per Astral il CdA, cosa che gli sarebbe stata negata. Il “braccio di ferro” di ferro sarebbe continuato, con Righini che avrebbe chiesto, in alternativa, almeno un Direttore Generale. Come andrà a finire? Chi la spunterà tra i due “colossi”?
Di certo la riconferma, se tutto procederà secondo i rumors, farà felice anche il centrosinistra. Ricordiamo infatti che Mallamo, ora “spinto” da Forza Italia, in realtà è stato nominato al vertice di Astral per la prima volta nell’ormai lontano giugno 2013 da Nicola Zingaretti, che poi lo ha riconfermato anche il 5 maggio 2016 e poi ancora il 24 giugno 2019, stavolta durante la Giunta Zingaretti bis, e infine il 13 luglio 2022.
Simeone futuro Presidente di LazioCrea?
Ma le nomine in ballo non riguardano solo l’Astral. Anche LazioCrea è carne al fuoco. E se fino a ieri l’ex governatrice regionale Renata Polverini era in pole position per conquistare la poltrona di Presidente dell’azienda in house della Regione Lazio, adesso “Frangetta Nera” è stata spodestata. Sulla poltrona più ambita andrebbe infatti Pino Simeone, amico del senatore Claudio Fazzone, abile stratega politico.
Del resto, Simeone aspettava una delega di tutto rispetto dall’anno scorso, quando era in lizza per ottenere la guida del Cotral. Dopo due legislature (dal 2013 al 2023) come consigliere regionale, Simeone attendeva con ansia un incarico di prestigio. Sperava in un assessorato, che non è arrivato. E ora la grande occasione, sfilata alla Polverini, evidentemente non gradita a tutti. Queste le ultime news. Sempre che la guerra delle nomine abbia trovato un punto in cui trovare pace…