Il calcio fa miracoli, Onorato in campo (politico): tifo per l’Ostiamare o per il Campidoglio?

Ostiamare

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L’assessore allo sport capitolino Alessandro Onorato si riscopre grande tifoso dell’Ostiamare. Dopo tre anni durante i quali i tifosi lo hanno implorato, insieme all’allora presidente, di trovare una soluzione per aprire le porte dello stadio di via Giovanni Amenduni, ecco che, cambiate le pedine, nuovamente gli spettatori – al momento solo 199 – possono entrare nell’impianto sportivo ‘Anco Marzio’. E l’assessore torna a farsi vedere, dopo la “premiere” dello scorso 25 gennaio al Cineland, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente dell’Ostiamare, Daniele De Rossi.

La conferenza stampa

E oggi, proprio in occasione al “sopralluogo sullo stato degli interventi nel centro sportivo Anco Marzio”, visto che è stato allestito un “punto stampa”, ospite d’onore è proprio lui, lidense come De Rossi. Onorato, qui, dice di sentirsi a casa. Eppure prima non sembrava che ci stesse così comodo, da queste parti. Non è che, vista l’importanza di Daniele De Rossi, questa possa essere una buona occasione per risplendere?

Del resto, il tempo scorre. E, anche se non sembra, le elezioni del 2027 si avvicinano. E, come dice il vecchio proverbio, “chi mostra vende”. Ecco quindi che le passerelle non guastano mai, soprattutto se si hanno ambizioni da Primo Cittadino.

Onorato vs Gualtieri?

Così, mentre Daniele De Rossi mostra i lavori già fatti – abbattimento della tribuna centrale e installazione di container – e illustra quanto vuole fare nel prossimo futuro, i riflettori si accendono anche su Onorato, rubando la scena a Gualtieri, che deve vedersela con i mille problemi della Capitale, lontana mille miglia dalla “città dei 15 minuti” promessa in campagna elettorale. E pure dalla città pulita come “un borgo del Trentino”, altra promessa non mantenuta.

Di cittadini scontenti dell’attuale sindaco ce ne sono parecchi. E di correnti nel Pd pure. E i rumors impazzano. Le voci di corridoio che sostengono la volontà di Onorato di candidarsi come sindaco sono sempre più insistenti, anche se da parte dell’assessore non c’è mai stata nessuna conferma ufficiale. Certo sarebbe un bello scontro, anche perché non tutti, a sinistra, gradiscono Onorato.

La carriera di Onorato: un imprenditore prestato alla politica (o viceversa?)

Un politico senza etichette, sempre in movimento, sempre pronto a cambiare casacca. Alessandro Onorato, è un nome che a Roma non passa inosservato. Nato e cresciuto a Ostia, imprenditore nel settore della ristorazione, si è fatto strada nella politica capitolina con uno stile combattivo, senza mai legarsi troppo a un’unica bandiera.

Dal PD all’Udc, da Marchini a Gualtieri: l’incessante viaggio di Onorato

La carriera politica di Onorato inizia nel 2006, quando, grazie a Walter Veltroni, entra nel consiglio comunale con i DS. Ma la permanenza nei Democratici di Sinistra dura poco. Dopo l’addio, passa all’Udc, schierandosi contro la maggioranza di Gianni Alemanno. Nel 2013 si unisce alla lista civica di Alfio Marchini, diventando uno dei protagonisti dell’opposizione a Ignazio Marino. Non si risparmia: battaglie contro gli affitti scandalosi del Comune, denunce sulle gestioni opache e persino uno scontro fisico con il capogruppo di Sel, Gianluca Peciola, che si conclude con una sedia lanciata e un dito rotto.

Nel 2016 è di nuovo in Campidoglio con Marchini, stavolta con il sostegno del CentrodestraSilvio Berlusconi incluso. Ma la corsa si ferma di fronte al trionfo di Virginia Raggi. Quando la sindaca conclude il suo mandato, Onorato lascia da parte le ambizioni personali e si avvicina a Carlo Calenda e Roberto Gualtieri, per poi schierarsi con quest’ultimo. Entra quindi nel Pd, dove milita attualmente. Ma proprio il passato ballerino farebbe storcere il naso a qualcuno per l’eventuale sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni…

Maretta per la lotta alla presidenza del Coni Lazio

Ma non sarebbe solo il passato di Onorato a far venire il mal di pancia a qualcuno degli iscritti nelle liste del Pd. Anche il fatto che, sempre come si sussurra nei corridoi dei palazzi che contano, sarebbe molto favorevole alla presidenza del Coni Lazio ad Alessandro Cochi. Oltretutto, al momento il Delegato Assessore allo Sport della Regione è anche il favorito alla conquista della massima poltrona sportiva a livello regionale. Con il quale tra pochi giorni ha organizzato un dibattito nella Sala del Caroccio, al Campidoglio. Il suo sostegno a Cochi avrebbe spaccato ancora di più il PD, perché l’assessore, nell’entourage del Governatore Rocca e molto gradito sia dalla premier Giorgia Meloni che dal ministro Lollobrigida, in teoria dovrebbe essere sostenuto dalla destra e non dalla sinistra.

Onorato, comunque, non rimarrebbe di certo disoccupato, anche senza la poltrona da Primo Cittadino. Porta infatti avanti la sua carriera da imprenditore del food, con locali a Roma e Milano Marittima. Certo, un bel locale a Ostia avrebbe tutto un altro sapore…