Il Campidoglio uccide l’informazione: aumenti del 45% per le tasse sulle edicole

edicola giornali

Dopo aver tentato di uccidere il commercio, di provare ad ammazzare il settore degli ambulanti, ora l’assessorato al Commercio di Roma Capitale ci regala un’altra follia. L’aumento della tassa di suolo pubblico per le edicole. Roba da far chiudere le poche rimaste aperte e tumulare definitivamente il mondo dell’informazione.

Ennesimo colpo basso al Commercio

Uno striscione della protesta in via dei Cerchi a Roma di fronte all’assessorato al Commercio

Altro che partecipazione e confronto. Il Comune di Roma targato Gualtieri è un tassificio continuo e una fabbrica di ingiustizie sociali che mettono a rischio il mondo del lavoro. Ecco allora che dopo aver visto duemila ambulanti in via dei Cerchi, sotto l’assessorato si profila la guerra degli edicolanti. La tassa di occupazione del suolo pubblico per le edicole, decisa dal Campidoglio ed operativa dal primo gennaio 2024, è aumentata con una percentuale che, nelle zone più centrali, raggiunge il 45%. Tanto per un settore che già paga la costante contrazione delle vendite di quotidiani e periodici cartacei. Troppo per chi, da anni, cerca di mantenere in vita un’attività poco remunerativa.

Gli aumenti e gli scarsi ricavi

Monica Lucarelli tavolini e dehors

Quella dei giornalai, come gli stessi spesso ricordano, è una categoria che non ha la possibilità di determinare il prezzo di vendita dei propri prodotti. “Il ricarico su un giornale è del 18,72% lordo. Praticamente 20 centesimi a quotidiano. Per rientrare di questi aumenti, quante migliaia di giornali dovremmo vendere?” ha commentato Renato Panzera segretario provinciale di Snag Confcommercio una delle sigle che, in risposta all’aumento dell’ex Cosap (la tassa per l’occupazione di suolo pubblico) ha deciso di annunciare una mobilitazione.

La manifestazione

Nella giornata di lunedì 25 marzo gli aderenti alle sigle Slc Cgil, Cisl Giornalai, UilTucs giornalai, Snag Confcommercio, Fenagi Confesercenti di Roma, hanno deciso di darsi appuntamento all’ombra del Marco Aurelio. Si incontrano in piazza del Colosseo per protestare “per l’ingiusto aumento della Cosap” e perché l’amministrazione non riconosce il ruolo sociale che gli edicolanti ricoprono.