Il coronavirus fa litigare la nobiltà capitolina

Coronavirus nobiltà

Il coronavirus scatena il trambusto anche nelle famiglie della nobiltà capitolina. A quanto si è appreso lite come ai bei tempi tra la contessa Patrizia De Blanck e la figlia Giada (nella foto). Se ne raccontano di tutti i colori.
Entrambe, come tutti, hanno dovuto fare di necessità virtù e dividersi gli arresti domiciliari decisi dal governo. Che però non ha fatto i conti con l’ansia di chi aveva particolarmente paura del Covid-19. Lo spavento si è annidato anche nella nobile famiglia ed è successo praticamente di tutto, come raccontano i soliti bene informati.

Il coronavirus mina la nobiltà

Contessa madre e contessa figlia hanno vissuto una convivenza assai complicata. Pare che sia la figliola Giada ad aver trascorso questo periodo con una angoscia davvero particolare e per alcuni amici anche esagerata.

Donna Patrizia ha raccontato ai microfoni della rivista “Nuovo“ quanto è accaduto nella loro nobile casa. Addirittura ha fatto sapere di aver puntato ad allontanare la figlia di casa perché non ne sopportava più le ansie. Ci sarebbe scappato anche qualche colpo di scopa: “Credo che la quarantena imposta dal CoronaVirus possa tirare fuori il peggio di noi”, ha confessato Patrizia De Blanca. “Infatti, in un momento di ira, ho cacciato di casa mia figlia che mi coinvolge nelle sue paure, facendomi andare fuori di testa. Giada ha il CoronaVirus nella testa: mi insegue dappertutto per disinfettare ogni angolo della casa e piange alla prospettiva che possiamo ammalarci. Controlla le mie scelte e mi assale con i suoi rimproveri. Forse esagero ma in quarantena è facile perdere il controllo. E una volta, mi dispiace ammetterlo, ero davvero esasperata e così l’ho colpita con il manico della scopa”.

Lite a colpi di scopa in casa De Blanck

Giada, dal canto suo, non si è sottratta alla curiosità e da eccellente contessina ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di abbandonare la casa di famiglia, né tanto meno di rinunciare al suo modo di vivere la pandemia, quasi ossessivo: “Non me ne vado perché non posso lasciare una madre incosciente come la mia in balia di sé stessa. Il motivo delle liti sta nel nostro diverso modo di vivere la pandemia. Io sono terrorizzata e uso tutte le precauzioni possibili per proteggermi, mentre mia madre commette imprudenze”.

Uno spettacolo, non c’è dubbio. E dei più nobili.