Il ginecologo Severino Antinori in sciopero della fame: la condanna a 6 anni è confermata
La Corte d’appello di Brescia ha rigettato l’istanza di revisione avanzata dai legali del ginecologo Severino Antinori. Il medico era stato condannato definitivamente a sei anni e mezzo di reclusione per una rapina di ovuli ad una giovane infermiera spagnola avvenuta alla clinica Matris di Milano nell’aprile 2016.
“Il professor Severino Antinori esprime profondo sconcerto dopo aver appreso che in serata la Corte di Appello di Brescia ha respinto la richiesta di revisione – riferiscono all’Adnkronos i suoi legali, Tommaso Pietrocarlo e Gabriele Maria Vitiello – Nonostante la ritenuta ammissibilità della domanda di revisione e nonostante la rilevante testimonianza di una collaboratrice del professor Antinori, che ha escluso ogni ipotesi di violenza, la Corte ha incredibilmente tradito ogni aspettativa di verità! Il professor Antinori, sentendosi vittima di un ennesimo grave sopruso, inizierà lo sciopero della fame come segno di protesta e come unica forma di reazione possibile verso questo provvedimento ingiusto per dimostrare la sua innocenza”.
L’arresto di Severino Antinori nella primavera 2016
Antinori finì in manette a maggio del 2016: secondo l’accusa (da lui sempre respinta), avrebbe costretto l’infermiera a sottoporsi all’anestesia, poi avrebbe falsificato la firma sui moduli del consenso informato e infine avrebbe compiuto l’operazione. A rivelare ai carabinieri il tutto era stata proprio la donna, che aveva ventiquattro anni e che, al risveglio dall’anestesia, era riuscita a telefonare al 112 di nascosto utilizzando il telefono della clinica, perché il suo cellulare le era stato sottratto.
La donna aveva poi chiesto aiuto anche alla clinica Mangiagalli, dove aveva spiegato per filo e per segno ai medici quanto accaduto. I carabinieri del Nas si recarono alla clinica Matris di via dei Gracchi e trovarono i sei embrioni, destinati a essere impiantati a pazienti di Antinori.