Il governatore del Lazio al G7 di Fiuggi: al summit si parla anche della crisi politica regionale

Il G7 in corso a Fiuggi ha visto al centro dell’attenzione non solo temi di rilevanza internazionale ma anche delicati equilibri della politica regionale del Lazio. L’incontro, promosso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha riunito figure di spicco della politica locale e nazionale, tra cui il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il senatore Claudio Lotito, il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e Giorgio Simeoni, consigliere regionale azzurro.
Il governatore del Lazio Francesco Rocca al G7 di Fiuggi
Sullo sfondo della riunione, oltre ai grandi temi globali affrontati dai ministri presenti, si è insinuata la questione interna al centrodestra laziale. La crisi politica che coinvolge la maggioranza in Regione si trascina da mesi, alimentata da richieste di redistribuzione delle cariche da parte di Forza Italia. Con l’aumento dei suoi consiglieri regionali da tre a sette, anche grazie all’ingresso di due esponenti provenienti dalla Lega, gli azzurri chiedono da tempo una revisione degli assetti. Tuttavia, le posizioni restano distanti, con la Lega ridotta a un unico consigliere e senza alcun cambiamento nella composizione della giunta, dove entrambe le forze politiche mantengono due assessori ciascuna.

Non solo crisi e guerre internazionali, ma anche crisi politica nel Lazio
Fiuggi non è stata teatro di un vero e proprio vertice di partito, ma l’incontro è servito a sondare il terreno per un possibile accordo. Secondo indiscrezioni, una soluzione potrebbe essere vicina e prevederebbe per Forza Italia la vicepresidenza della Regione e deleghe di peso come Urbanistica e Cinema, settori strategici anche dal punto di vista economico. L’ostacolo maggiore resta il nodo delle posizioni da cedere: per ottenere questi ruoli, si prospetta la necessità di un passo indietro dell’attuale vicepresidente, Roberta Angelilli (Fratelli d’Italia), che però sembra più interessata al lavoro concreto che al dibattito sulle poltrone.
Strategie e numeri critici
Il consiglio regionale riflette le tensioni interne. L’alleanza tra Forza Italia e Noi Moderati, con un totale di otto consiglieri, ha più volte scelto di disertare sedute strategiche, come quelle sul bilancio, mettendo a rischio il numero legale. Queste azioni sono state interpretate come segnali volti a sottolineare l’insoddisfazione degli azzurri rispetto all’attuale assetto di governo.
Un accordo in vista?
Le prossime ore potrebbero essere decisive. Si parla di un possibile accordo entro il fine settimana, ma l’incertezza è alta. Ogni annuncio di svolta, fino ad ora, è stato smentito dai fatti. La questione ruota attorno all’approvazione interna a Forza Italia e alla capacità del centrodestra di ritrovare quell’unità evocata dal ministro Tajani nel contesto internazionale del G7.
Una politica tra diplomazia e realtà locale
Mentre il mondo guarda ai venti di guerra e alle crisi internazionali, il Lazio vive un risiko politico che potrebbe influenzare l’efficienza amministrativa della Regione. L’incertezza resta alta, ma la pressione per una soluzione rapida cresce, con l’obiettivo di garantire stabilità e governabilità in una fase cruciale per il territorio.