Il governo Draghi ha inviato 20 cannoni a Kiev, nessuno funziona: clamorosa denuncia ucraina

«Non tutte le armi che sono state consegnate all’Ucraina sono in buone condizioni. Nessuno dei venti cannoni semoventi che l’Italia ha fornito all’Ucraina sono funzionanti». Lo scrive il Financial Times citando un consigliere del ministero della Difesa ucraino, in un articolo in cui il quotidiano della City riferisce dell’imminente controffensiva che l’Ucraina intende lanciare.

I venti obici – che appartengono alla stessa tipologia di semoventi visti transitare dalla stazione di Udine qualche settimana fa – sarebbero stati prodotti dalla Oto Melara almeno 30 anni fa. Si tratta di cingolati dotati di un cannone da 155 millimetri, considerato lo standard dell’artiglieria Nato.

I cannoni semoventi inviati con Guerini ministro della Difesa

Nel 2002, precisa Repubblica, il governo italiano ha deciso di trasferire tutti i cannoni semoventi nel deposito di Lenta, in provincia di Vercelli. La scorsa estate, il governo Draghi ha deciso di recuperare gli M109L, abbandonati da oltre vent’anni all’aria aperta, per inviarli al governo di Kiev. L’accordo previsto era il seguente: l’Italia avrebbe fornito 60 obici all’Ucraina e gli Stati Uniti avrebbero finanziato i costi di riparazione. A settembre, il governo italiano ha spedito ai tecnici ucraini i primi venti cannoni. Le componenti americane per ripararli, però, non sono mai arrivate oppure si sono rivelate incompatibili. Risultato: i cannoni sono rimasti fermi per mesi. Secondo la ricostruzione del Financial Times, i venti M109L sarebbero diretti in Italia o in Belgio, dove potranno essere riparati.

Le spedizioni del governo Meloni sono decisamente diverse. La seconda tranche di semoventi partiti a Pasqua e filmati alla stazione di Udine, precisa Repubblica, sono stati riparati prima di partire e sono già pienamente operativi con piena soddisfazione delle forze armate ucraine.

I tedeschi addestrano migliaia di soldati ucraini alla guerriglia urbana

Nel frattempo, le forze armate tedesche stanno addestrando oltre un migliaio di militari delle forze speciali ucraine nella guerriglia urbana in una decina di basi militari in Germania: è quanto pubblica il quotidiano tedesco Bild. Oltre al combattimento urbano, l’addestramento prevede anche l’utilizzo di mezzi pesanti corazzati come i carri armati Leopard 2 e gli obici semoventi Panzerhaubitze 2000.