Il libro dei sogni di Gualtieri, capitolo trasporti: “A Roma saranno al top”. Nel 2025
Le linee tranviarie e quelle metropolitane di Roma, alla fine del 2025, saranno come nuove e la Capitale sarà fuori dalle continue emergenze sul sistema del Trasporto pubblico locale. È la promessa rilanciata oggi nel corso della commissione Giubileo dall’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Eugenio Patané. “A dicembre del 2025 avremo finito tutto quello che ci fa uscire dalla sopravvivenza. Sulla linea tranviaria 8 avremo l’armamento nuovo, la sottostazione elettrica nuova e i tram nuovi: in pratica non stiamo facendo una sostituzione, ma è proprio una linea nuova. Lo stesso vale per la Metro A dove stiamo sostituendo tutti i binari, per la B1 stamattina la linea era a 35-40 (minuti di frequenza, ndr) ma perché non abbiamo treni, tra la metà del 2024 e la fine del 2025 questa situazione l’avremo superata”, ha spiegato l’assessore. “L’assessore ci ha rassicurato sul rispetto dei cronoprogrammi previsti per i trentatré interventi giubilari relativi al settore della mobilità, al netto dei ritardi accumulati nel 2022 con il cambio governo nazionale che ha comportato il rinvio dell’approvazione del primo Dpcm”, ha chiarito il presidente della commissione, Dario Nanni della Lista Civica Calenda.
Lavori metro A
Nel dettaglio, per quanto riguarda la Metro A, per il rinnovo dei binari e altri interventi nella tratta tra Ottaviano e Battistini la spesa complessiva è sui 40 milioni di euro. “Ci sono 31 milioni di risorse giubilari a cui abbiamo aggiunto 7,8 milioni per la sostituzione dei deviatoi e altri interventi”, ha detto Patané. I lavori inizieranno dopo le festività natalizie. “Stiamo chiudendo la gara, che avverrà contemporaneamente alla chiusura dei lavori della prima tratta tra Anagnina e Ottaviano. Intorno all’8 dicembre contiamo di avere il nuovo aggiudicatario della gara e di poter quindi iniziare i lavori”. Per la riqualificazione di quattro stazioni centrali (Spagna, Cipro, Ottaviano e San Giovanni) della Metro A, sempre in vista del Giubileo, c’è invece in ballo un una proposta di project financing: “Stiamo valutando che regga sia l’interesse pubblico sia il piano economico finanziario. I lavori saranno eseguiti dai proponenti qualora vincano la gara”, ha chiarito l’assessore.
Tranvie come nuove
Con 40 milioni di euro invece si conta di risolvere i problemi sulla rete elettrica al servizio delle tranvie. E se i tempi dovessero essere troppo stretti si interverrà con i poteri commissariali. “Abbiamo previsto una spesa di 33,7 milioni per il rifacimento della rete tranviaria e delle sottostazioni elettriche. Abbiamo avuto un problema sulla linea 8 del tram proprio per l’alimentazione elettrica, dipendeva da una sottostazione del 1970, quindi molto vecchia: per fortuna abbiamo stanziato 40 milioni per sostituire tutti questi ‘reperti di archeologia industriale’ che non sono in grado di servire i nuovi tram, sono cavi che non hanno la portata adeguata ai tram attuali”. Porte aperte al project financing anche per il completamento del deposito per i tram di Porta Maggiore, fondamentale per i nuovi convogli attesi nel corso dell’Anno Santo: “Abbiamo 101 milioni a disposizione, di cui 70 milioni dal Pnrr e 30 milioni dal Giubileo: è un intervento fondamentale per tutte le vie tranviarie ma mancano 15-20 milioni. Stiamo ragionando sull’idea che l’amministrazione possa immaginare di realizzare la copertura del deposito, il tetto fotovoltaico, con un project financing insieme a una società di energia”.