Il magistrato Marcello Degni deferito ai probi viri della Corte dei Conti. Silenzio vergognoso di Pd e grillini

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Stupisce, ma forse non troppo, il silenzio tombale della sinistra sul caso del magistrato Marcello Degni. La sinistra era concentrata, non avendo altro, su un incidente con un’arma da fuoco a Capodanno, ma non così l’associazione magistrati della Corte dei Conti, che prende seriamente le gravi affermazioni di un suo membro. Arriva puntuale il deferimento ai probi viri di  Degni. L’associazione magistrati della Corte dei Conti ha ”deliberato il deferimento al collegio dei probiviri per condotta violativa” del Codice deontologico del consigliere Marcello Degni. La decisione, si spiega in una nota, è stata presa ”in merito alle esternazioni rese a titolo personale” dal magistrato di nomina governativa, ”attraverso i social network e riportate dagli organi di stampa”.

La Corte dei Conti interviene prontamente

Il codice in questione infatti  stabilisce che: “Fermo il diritto alla piena libertà di manifestazione del pensiero, il magistrato si ispira a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni ed interviste ai giornali e agli altri mezzi di comunicazione di massa”. L’arroganza con cui Marcello Degni continuava a ostentare il suo atteggiamento fazioso che lo rende incompatibile con il  ruolo che ricopre nella Corte dei Conti è inaccettabile. Al pari dell’ipocrita ma solito silenzio del Pd e di Giuseppe Conte. Non una parola è uscita sullo scandalo Degni da parte del  Pd ( con l’unica eccezione del senatore Sensi). Nulla parte dei grillini.

Caso Degni, FdI: “La misura è colma”

“A 24 ore dalla notizia dello scandaloso commento social del consigliere della Corte dei Conti Degni, da Elly Schlein e dagli esponenti del Pd soltanto silenzio”: così il presidente dei senatori di FdI Lucio Malan. “La misura è colma”: tutta FdI si è schierata con forza contro le parole di assoluta faziosità e acrimonia diffuse pubblicamente dal magistrato. Il partito guidato da Giorgia Meloni  presenterà un’interrogazione su Degni: per una verifica dei suoi atti e delle sentenze messi in campo da quando ricopre quel ruolo.
Si terrà oggi alle 17 l’adunanza straordinaria del consiglio di presidenza della Corte dei conti sulle dichiarazioni del consigliere Degni. Al centro dell’incontro le dichiarazioni pubblicate sul suo profilo X. La magistratura contabile aveva annunciato che la questione sarebbe stata ”esaminata in via di urgenza nella prossima adunanza del Consiglio di presidenza per le valutazioni di competenza”.

La vecchia doppia morale del Pd

Dopo la decisione della Corte dei Conti è di nuovo Malan a parlare: “Ma il Pd non ha alcun imbarazzo per le esternazioni di Marcello Degni, che si professa sostenitore del partito e specificamente della sua leader, nominato alla Corte dei Conti da Paolo Gentiloni?”. Dice il capogruppo di Fdi al Senato.

Esaltano Toni Negri e il comunismo e fanno la morale agli altri

“Per Schlein e tutti gli altri esponenti va bene inneggiare a Toni Negri, condannato in via definitiva a 12 anni per associazione sovversiva e concorso morale in una rapina in cui assassinato un carabiniere, che sfuggì alla giustizia approfittando dell’immunità parlamentare e poi scappando in Francia su uno yacht? Va bene esaltare il comunismo? E va bene chiamare liquame reazionario il tentativo di salvare Indi Gregory? Ancora: va bene esaltare Che Guevara che mandava gli omosessuali in carcere per rieducarli? Va bene rinnovare le accuse al commissario Luigi Calabresi: le stesse che armarono moralmente le mani dei suoi assassini? Va bene defninire la famiglia una istituzione opprimente?”