Il magistrato scrittore Santino Mirabella presenta il suo libro giallo “Un futuro da ricordare”

Santino Mirabella

Venerdì 14 aprile alle ore 18:30 all’Hotel Mediterraneo di Roma (via Cavour, 15) l’autore catanese Santino Mirabella, magistrato per le indagini preliminari presso il tribunale di Catania, presenterà il suo primo romanzo giallo “Un futuro da ricordare” pubblicato da Europa Edizioni. Modererà l’incontro Marina Loi, docente universitaria, autrice televisiva e regista. Reading a cura di Mirella Banti, attrice cinematografica e teatrale.

Si tratta di un avvincente “hot case”, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano, allunga le sue ombre nel presente affinché si “chiudano i conti una volta per tutte”.

Il primo romanzo giallo di Santino Mirabella

Un uomo anziano viene trovato a terra semincosciente da un metronotte. Farnetica frasi senza senso, parla di un delitto e di un colpevole innocente. Nino, questo il nome dell’anziano, diventa da quel momento “un caso” per la guardia giurata, ex poliziotto, che l’ha salvato e che inizia a indagare sul suo passato. Parallelamente anche Olga, una studentessa di medicina che assiste Nino come volontaria, comincia a fare delle ricerche colpita da alcune foto ritrovate a casa dell’anziano amico. Le due indagini scorrono parallele svelando al lettore un caso intricato e pieno di colpi di scena iniziato molti decenni prima ma che ancora deve essere risolto.

E’ questa la trama di “Un futuro da ricordare”, il primo romanzo-giallo di Santino Mirabella che all’attività di Magistrato, affianca da anni quella di scrittore spaziando nella poesia, narrativa e saggistica.

Questo libro è “il primo vero romanzo giallo della mia carriera letteraria – afferma l’autore – un hot case ispirato dal titolo e dalla volontà di scrivere una storia raccontata da due punti di vista, una donna e un uomo. Credo che alla fine tutto combaci, ma occorre anche il lettore, protagonista lui stesso della ricostruzione della trama”.

Come scrive l’autore alla fine del volume citando Pasolini “la scrittura di questo libro è affidata al lettore. E’ lui che deve rimettere insieme i frammenti (…) E’ lui che deve ricongiungere passi lontani che però si integrano. E’ lui che deve organizzare i momenti contraddittori ricercandone la sostanziale unitarietà. E’ lui che deve eliminare le eventuali incoerenze”.