Il maltempo colpisce la Capitale, è allarme erosione costiera nei lidi di Roma
Forti piogge e raffiche di vento colpiscono oggi 19 gennaio la Capitale, in particolar modo tutta la costa alle prese con una violenta mareggiata. A subire le peggiori conseguenze il litorale romano da Ostia a Fiumicino, dove le onde ormai da settimane inghiottito stabilimenti balneari e infrastrutture simbolo della città, lasciando una scia di distruzione senza precedenti.
Il vento che hanno raggiunto anche i 70 km/h insieme alle onde alte oltre due metri hanno causato una scia di devastazione senza precedenti, lasciando il territorio in ginocchio. Gli effetti di questa “calamità naturale” si sommano a problematiche già esistenti, come la mancata manutenzione di alcune strutture e l’erosione costiera.
I danni agli stabilimenti storici
Gli storici stabilimenti balneari di Ostia, simboli di un’epoca di prosperità e divertimento, sono stati tra i più colpiti. Il Kursaal, uno dei luoghi iconici della Dolce Vita romana, è oggi un simbolo della distruzione. Chiuso da giugno, lo stabilimento è stato abbandonato, offrendo al mare la possibilità di divorare cabine, locali in muratura e pedane di legno. La situazione del Kursaal evidenzia la fragilità di un patrimonio culturale lasciato senza tutela. Un destino analogo colpisce anche lo stabilimento Shilling, già sequestrato per abusi edilizi e concessione demaniale scaduta. La mancanza di protezioni contro l’erosione ha permesso al mare di spazzare via la discoteca, il bar e il pavimento in mattoni. Episodi che sottolineano come la combinazione tra incuria amministrativa e calamità naturali possa amplificare i danni.
Effetti sull’economia locale
La devastazione non ha risparmiato altri stabilimenti lungo la costa, come la ex Pinetina, il Capanno, gli stabilimenti Hibiscus e Nuova Pineta. Campi da tennis distrutti, ristoranti allagati e spiagge erose rappresentano una perdita incalcolabile per il turismo e l’economia locale.
La minaccia dell’erosione costiera
Eventi che portano nuovamente l’attenzione sul problema cronico dell’erosione costiera, accentuato dal cambiamento climatico e dall’innalzamento del livello del mare. Gli stabilimenti, molti dei quali sono privi di barriere adeguate o sistemi di protezione, sono diventati facile preda delle mareggiate. La mancanza di interventi strutturali e di piani di gestione integrata delle coste aggrava ulteriormente la situazione, mettendo a rischio non solo le attività economiche, ma anche l’ecosistema del litorale.
Necessità di interventi rrgenti
Di fronte a questa crisi, è indispensabile un intervento rapido e coordinato. Da un lato, è necessario avviare opere di ripristino delle aree colpite; dall’altro, è fondamentale pianificare interventi strutturali a lungo termine per proteggere la costa dall’erosione e mitigare i danni futuri. Serve inoltre un impegno concreto da parte delle autorità per garantire la manutenzione e il rispetto delle normative, evitando situazioni di abbandono come quelle del Kursaal e dello Shilling. Un campanello d’allarme per le istituzioni locali e nazionali, chiamate a proteggere non solo il patrimonio storico e culturale del litorale, ma anche le comunità e le attività che da esso dipendono.
FOTO: Vincenzo Marinangeli