Il Museo del fascismo spaventa tutti. Ma Roma non ne ha bisogno
Un Museo del fascismo a Roma? L’Anpi protesta, la Raggi si spaventa e ordina il dietrofront. Anche se l’idea era nata proprio dal M5s. Cose che succedono al tempo della giunta pentastellata e della pavida Virginia.
La Raggi impaurita da Pd e Anpi, chiede il dietrofront al M5s
Un situazione “surreale”, osserva Andrea De Priamo, commentando il “derby per dimostrare chi è più antifascista tra Pd e M5s. “La Guerrini – attacca il capogruppo di Fdi in Campidoglio – già nota per essere l’unica consigliera capitolina a votare contro la cittadinanza onoraria postuma a Norma Cossetto, martire delle foibe, presenta una mozione per creare un Museo del Fascismo. quel punto, viene bersagliata dal Pd come se la sua fosse una proposta nostalgica. E sconfessata dalla Raggi, terrorizzata dagli attacchi del Pd, che ormai comanda a bacchetta i grillini capitolini. La verità è che sia Pd che Cinque stelle non riescono a discutere delle pagine del passato in maniera serena e sono fuori dalla realtà e dai problemi della Capitale sempre più abbandonata. In questa gara a chi è più antifascista vedremo ora a chi toccherà la proposta più strampalata e la figuraccia del giorno. Avanti il prossimo!”.
Una sceneggiata davvero ridicola, su cui infierisce Chiara Colosimo. “Nel Movimento 5 Stelle non riescono a essere d’accordo tra di loro neanche sulla storia. La mano sinistra non sa che fa la mano destra”. Nel tweet del consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia c’è infatti la foto tessera della schizofrenia grillina.
“Roma è già un Museo a cielo aperto del Fascismo”
Ci sono poi osservatori esterni, come Luca Casciani, popolare conduttore di Rtr 99, che osservano freddamente la questione. «Roma non avrà il Museo del Fascismo. Giusto – commenta sulla sua pagina Facebook – iniziativa del tutto inutile che sarebbe stata solo uno spreco di soldi. Il fatto è che il Fascismo è stato giudicato dalla Storia: nessuno cancellerà l’obbrobrio della guerra e delle leggi razziali ma a livello architettonico, Roma è già un Museo del Ventennio. Via dei Fori Imperiali, l’EUR, la Centrale del Latte, gli uffici postali di Viale Beethoven e di Piazza Bologna, il Foro Italico e lo Stadio dei Marmi, il Forlanini ed il Sant’Eugenio, il Palazzo dei Congressi, la Stazione Termini, La Sapienza. Se volete posso continuare. In fondo – conclude il conduttore radiofonico – a che serve uno squallido museo quando Roma è già un Museo del Fascismo?». Impossibile dargli torto.