Il Paff! di Pordenone diventa un grande museo permanente dei fumetti: si parte il 10 marzo

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Il PAFF! diventa International Museum of Comic Art: venerdì 10 marzo, con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partnership di Rai Friuli Venezia Giulia, è in programma il taglio del nastro. Un’anteprima su invito per scoprire l’esposizione permanente del fumetto ospitata nell’innovativo contenitore culturale che ha sede a Pordenone. Sabato 11 e domenica 12 marzo l’apertura al pubblico (su prenotazione) è gratuita. Sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia e da Comune di Pordenone, il PAFF! organizza, promuove e ospita inoltre mostre temporanee di importanza nazionale e internazionale dei grandi maestri del fumetto mondiale. La struttura sarà arricchita da una bibliomediateca ed entro la fine dell’anno di un archivio con deposito climatizzato.

Un museo pari solo a quelli di Parigi e Bruxelles, le capitali dei fumetti

Il Centro va così a completare la sua già corposa offerta che dal 2018 coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso lo strumento divulgativo del fumetto. Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, il PAFF! International Museum of Comic Art è una realtà unica in Italia che trova analogie, per concept e dimensioni, solo nelle capitali europee (Parigi, Bruxelles). L’esposizione permanente, la cui curatela è stata affidata a Luca Raffaelli (esperto e storico del fumetto), offre l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi. E oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo.

Il Paff! ha circa 2.200 metri quadri di esposizione

All’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi del PAFF!, la collezione permanente si estende su uno dei piani del museo, è suddivisa in 9 differenti sezioni. E comprende tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori straordinari. Come Andrea Pazienza, Art Spiegelman, Benito Jacovitti, Carl Barks, Charles M. Schulz, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff, Alex Raymond, Will Eisner. Luca Raffaelli ha dato una chiave di lettura originale alla narrazione del percorso espositivo. Quella dei diversi formati con cui il fumetto – nei suoi oltre cento anni di vita – è stato letto, conosciuto e amato in ogni angolo del pianeta, a seconda delle culture, delle condizioni economiche e delle abitudini sociali dei lettori.

Il fumetto ha circa 100 anni

È così che in America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani statunitensi, poi le strisce e i comic book. In Italia troviamo invece il formato giornale (quello del primo “Corriere dei Piccoli”) e le strisce di “Tex”, poi portate al successo dal formato che porta il suo nome. In Francia i volumi chiamati album, in Giappone i tankobon, libretti dove si pubblicano i manga di successo. Il PAFF! si connota dunque come l’unico museo al mondo dedicato al fumetto che ponga al centro dell’attenzione il raffronto tra le tavole originali e le riproduzioni, i giornali, gli albi, i libri su cui i fumetti vivono. Numerose e uniche le opere presenti, di cui si segnalano una tavola originale di Vittorio Giardino (una rarità poterla ammirare in una mostra) e un’opera di Maus (il premiatissimo fumetto di Art Spiegelman).

Esposte importanti tavole originali

Alcuni esempi: di una tavola di Felix the Cat di Otto Messmer (datata 1933) è presente la pagina del quotidiano statunitense a colori. E poi la pagina che nel 1937 ha riproposto il Corriere dei Piccoli (emendata dai balloon, come si faceva un tempo), dell’Eternauta (il fumetto di fantascienza del desaparecido argentino Hèctor G. Oesterheld degli anni Cinquanta) è presente il formato orizzontale, anticipato dall’adattamento che ne ha fatto in verticale Ruggero Giovannini per Lanciostory negli anni Settanta. Poi una tavola di Carl Barks, l’inventore di Zio Paperone è pubblicata in formati diversi a seconda delle necessità.

Ci saranno anche “mediatori museali”

Per agevolare e accompagnare il visitatore verso una migliore fruizione dell’innovativo museo, il PAFF! ha introdotto nel proprio staff la figura del mediatore museale. Una decina di operatori affiancano il pubblico per assistere e suggerire il miglior modo per assaporare ogni aspetto del sorprendente allestimento. Entro la fine del 2023, l’International Museum of Comic Art si arricchirà anche di un archivio con deposito climatizzato per la conservazione delle tavole, dei disegni e delle pubblicazioni facenti parte della collezione del Museo. Il deposito sarà caratterizzato da un impianto di precisione ad alta efficienza energetica per mantenere gli ambienti a una temperatura costante di 18 gradi e a un’umidità relativa non superiore al 45 per cento.