Il Papa: ‘Niente seminaristi gay, c’è già troppa frociaggine’

Papa Francesco

Niente seminaristi gay: c’è già troppa “frociaggine” in giro nella Chiesa. E a dirlo è Papa Francesco. Certo, non pubblicamente, ma la frase è trapelata, seppur con qualche giorno di ritardo. Qualcuno ha “fatto la spia”, cosa che il Santo Padre non si sarebbe di certo aspettato, vista la platea che si trovava di fronte quando stava parlando.

La parola, che adesso scatenerà mille discussioni, è infatti stata pronunciata in occasione della Conferenza Episcopale Italiana, in Vaticano. 

È il 20 maggio. Papa Francesco incontra, a porte chiuse, circa 270 vescovi italiani. Un colloquio informale, che dovrebbe restare tra quelle mura. Qui i vescovi si interrogano anche su quali sono i criteri per l’ammissione dei futuri preti. Domande e risposte che dovrebbero essere tenute lontane dal mondo laico e dai giornalisti. E invece no. 

Troppi gay già presenti nella Chiesa

Da tempo la chiesa si interroga sulla questione. Rimane famosa la frase di Papa Francesco sull’argomento, quando gli fu chiesto se esistesse davvero una lobby gay in Vaticano. «Chi sono io per giudicare?», rispose. Ma ora i termini sono diversi. La frase ha infatti ha messo in imbarazzo il vaticano e il Papa stesso. Una battuta o un termine non tradotto bene?

Così lunedì scorso, quando si è arrivati a discutere della questione dell’ammissione dei nuovi preti gay, Papa Francesco ha dato il suo secco “no”. E poi ha appunto aggiunto che c’è già troppa ‘frociaggine’. Una battuta, per qualcuno. Un termine tradotto male dalla sua lingua originale, lo spagnolo, per qualcun altro. Un lasciarsi andare, visto il clima confidenziale e la stanchezza della giornata per qualcun altro ancora. Ma ormai il danno è fatto.

Sì all’apertura al mondo Lbgt+, ma no ai preti gay

Nel corso dell’incontro della scorsa settimana, durato circa un’ora e mezza alcuni vescovi hanno chiesto al Papa cosa fare quando si ha di fronte un candidato chiaramente omosessuale. Per Francesco è necessario mettere dei limiti, perché chi è gay, finirà poi col fare una doppia vita, continuando a praticare l’omosessualità. Il Papa ha aggiunto che è necessario esaminare a fondo i candidati per capire la loro maturità e le loro tendenze.

Ma, in contrapposizione alla sua chiusura verso i preti gay, Francesco ha dato recentemente un’apertura nei confronti della comunità lgbtq.