Il Pd romano si consegna ai centri sociali e annuncia: venerdì sfiliamo con Spin Time
“Aderiamo alla manifestazione di questo venerdì a difesa di Spin Time. Una realtà divenuta punto di riferimento nell’accoglienza per la città. Da oltre un decennio, Spin Time, rappresenta un faro di inclusione e integrazione, di elaborazione e spazio culturale aperto. La nostra partecipazione alla manifestazione di venerdì è un messaggio forte e chiaro: diciamo “no” allo sgombero di Spin Time. Teniamo accese le luci di questa città” Lo scrivono Enzo Foschi, Segretario Pd Roma e Emanuela Droghei coordinatrice segreteria Pd Roma e consigliera della Regione Lazio.
Il palazzo ex Inpdap, occupato dai compagni verrà finalmente sgomberato: al momento ospita 400 persone che vivono nella più completa illegalità da oltre dieci anni. Il sindaco Gualtieri e con lui il Pd se li coccola bellamente. Al punto da aver avviato, attraverso un’operazione prevista nel Piano Casa del Comune, le procedure per acquistare lo stabile e assegnarlo, finalmente in modo legittimo, ai suoi illegittimi inquilini. Tuttavia, a intralciare i progetti di Gualtieri, ci si è messa la proprietà, che di vendere non ha la minima intenzione. In quell’immobile in via Santa Croce in Gerusalemme, tra San Giovanni e l’Esquilino, Investire Sgr, che lo ha regolarmente comprato, vuole farci un albergo, meglio se in tempo per il Giubileo del 2025.
L’obiettivo del Campidoglio è invece opposto: acquistare il palazzo e ristrutturarlo per poterci ospitare famiglie in difficoltà, lasciando a Spin Time gli spazi che finora ha usato per le sue iniziative “sociali”. Come ospitare gli ecovandali.
Inutile dire che gli occupanti abusivi si preparano alle barricate: «Da qui non ce ne andiamo». Parole a cui ha risposto Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia: «Gli occupanti abusivi dello Spin Time gettano finalmente la maschera», confermando i suoi sospetti. Secondo Rocca, infatti, l’intenzione del Comune è quella «di acquistare l’immobile per garantire la loro permanenza». «Nel caso il Campidoglio volesse andare avanti – ha annunciato l’esponente di FdI – rischia di esporsi ad un’azione giudiziaria poiché lo denuncerò in tutte le sedi, a partire dalla Corte dei Conti».