Il piccolo Luca torna a scuola. E per le maestre che deridevano il bimbo autistico ora sono guai

Il piccolo Luca tornerà a scuola dalla prossima settimana. E questa è certamente la notizia più bella. Dopo la denuncia dell’associazione La Battaglia di Andrea, alla quale la madre del bimbo si era rivolta. Quando aveva scoperto con orrore che suo figlio, malato di autismo, era oggetto di scherno in una chat. Creata appositamente dalle sue stesse maestre, compresa quella di sostegno. Che invece di aiutarlo, ridevano di lui e dei suoi problemi. E sarebbero addirittura arrivate ad esultare, avendo appreso che Luca aveva il covid. E che quindi per un po’ non sarebbe potuto andare a scuola. Una vicenda bruttissima e triste, che è venuta alla luce grazie al coraggio di una assistente didattica. Che ha mostrato le conversazioni della chat infame alla mamma del piccolo. Erano i primi di aprile, da allora molta strada si è fatta. E proprio ieri, l’istruttoria si è conclusa al tavolo del sottosegretario alla pubblica istruzione Rossano Sasso. Con la presenza del direttore dell’Ufficio regionale scolastico Rocco Pinneri e di Asia Marcucci. La presidente dell’associazione che ha preso a cuore la vicenda, fino ad arrivare all’attesa conclusione. E al rientro a scuola del bambino.

“Maestre” in chat, vergogna per l’orrore contro un bimbo autistico

Dopo il reintegro a scuola di Luca la Procura e il Ministero indagano sulle maestre

Luca rientrerà a scuola, da lunedì prossimo. Andrò io stesso ad accompagnarlo con la mamma, ha fatto sapere il sottosegretario Sasso. Anche se l’istituto non sarà quello di prima. Perché riportare il bambino autistico in quell’ambiente, è assolutamente escluso. Ma adesso sono le maestre a rischiare. Perché la Procura ha aperto un fascicolo, per indagare su eventuali reati. Così come il Ministero, che ha avviato una parallela indagine interna. E se venisse provato quanto denunciato dalla famiglia e dall’associazione La Battaglia di Andrea, certamente qualcuno dovrà pagare. Perché deridere un bimbo autistico è una cattiveria che nessuno si può né si deve permettere. A maggior ragione se si tratta di insegnanti, che proprio quel bimbo dovrebbero sostenere, educare e proteggere.