Il racket nigeriano dei supermercati rastrella anche dieci milioni di euro al giorno
La mafia nigeriana continua a fare affari d’oro davanti ai supermercati. Grazie al buonismo ottuso di tanti italiani, a cui fanno pena questi presunti “disperati” che bivaccano davanti ai supermercati chiedendo soldi. L’urtimo episodio di come viene gestito questo spietato racket è avvenuto sul litorale laziale. Al culmine di una discussione per una “errata” sistemazione dei carrelli della spesa, uno dei due immigrati ha rotto una bottiglia di vetro che era in strada per colpire al collo il rivale. E’ successo ieri pomeriggio ad Anzio, davanti a un discount dove gli agenti del Commissariato di Anzio, diretto da Andrea Sarnari, sono intervenuti per una lite violenta segnalata da alcuni clienti.
Rissa tra nigeriani ai supermercati
Sul posto hanno trovato un uomo riverso a terra in una pozza di sangue con una profonda ferita al collo e un altro uomo che stava cercando di allontanarsi. Raggiunto e arrestato per tentato omicidio, il 25enne nigeriano aveva ancora tra le mani la bottiglia di vetro sporca di sangue con cui aveva aggredito e ferito la vittima, soccorsa in ospedale e sottoposta a intervento chirurgico per le ferite riportate al collo, al volto e sul torace: ne avrà per 15 giorni. La mafia nigeriana ormai controlla saldamente il giro di soldi davanti ai supermercati. Un business che può rendere sino a dieci milioni di euro al giorno, tutti i giorni. Nelle decine di migliaia di supermercati, bar, pasticcerie, alimentari italiani stazionano sempre degli immigrati che si offrono di dare una mano per i pacchi pesanti.
Un esercito di invasori che ci taglieggia dolcemente
Si tratta di un vero e proprio esercito che rastrella ogni giorno milioni di euro. E che a fine giornata consegna i proventi alla mafia nigeriana, che ormai ha scalzato i rom da questo lucroso affare. Le forze dell’ordine sono impotenti di fronte a questo fenomeno, perché gli immigrati non chiedono soldi ma si limitano ad accettare le offertte che i buoni italiano fanno, spinti da pietà. Se i documenti sono in regola, insomma, non si può fare nulla. Agli esercizi commerciali poi aggiungimo i parcheggi, i benzinai self service, tutti in mano alla mafia nigeriana, probabilmente con la supervisione di quella nostrana. E’ ‘ennesima invasione “dolce” che strozza l’Italia, togliendo migliaia di posti di lavoro ad altrettanti italiani, ched potrebbero svolgere questo lavoro in accordo con le grandi catene. Ma la mafia non vuole.