Il sogno di di Enrico Mattei oggi cammina sulle gambe di Giorgia Meloni: dopo l’Algeria, la Libia

Viaggio di Giorgia Meloni in Libia. “Il contrasto ai flussi di immigrazione irregolare è per noi un dossier assolutamente centrale. Nonostante gli sforzi anche delle autorità libiche, nonostante i nostri sforzi i numeri dell’immigrazione irregolare verso l’Italia rimangono alti, si tratta di oltre il 50 per cento di persone che vengono dalla Libia. Crediamo che si debbano intensificare gli sforzi in materia di contrasto alla tratta di essere umani, chiaramente assicurando un trattamento umano alle persone interessate”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver incontrato il Primo ministro del Governo di unità nazionale libico, Abdel Hamid al-Dabaiba. “Restiamo determinati a confermare il nostro impegno costante a supporto delle autorità libiche nella gestione dei flussi – ha aggiunto il premier italiano -.
Meloni in Libia: si può fare di più per contrastare il flusso illegale dei clandestini
E anche nell’assistenza alle comunità locali. Crediamo che si possa e si debba fare di più. Ovviamente siamo pronti a fare la nostra parte e stiamo discutendo di come potenziare gli strumenti per combattere i flussi illegali”. “Non è un tema che riguarda solamente l’Italia e la Libia. Ma è un tema che deve riguardare l’Unione europea nel suo complesso, la cooperazione europea verso il Nord Africa. Perché il modo più strutturale per affrontare il tema delle migrazioni è consentire alle persone di crescere e prosperare nelle loro nazioni. E questo si fa aiutando quelle nazioni a crescere e prosperare. Questo – ha ricordato Meloni – è uno dei temi che affronterà il prossimo Consiglio europeo. Difesa della dimensione esterna, cooperazione con le nazioni del Nord Africa, priorità alla rotta del Mediterraneo centrale come richiesto dall’Italia”.

Solida la cooperazione in campo energetico
“La cooperazione nel campo dell’energia tra Italia e Libia è antica e solida. L’energia rappresenta uno dei contributi più significativi che si possono dare alla stabilizzazione e alla crescita della Libia, ha poi aggiunto Meloni. “Eni è presente qui dal 1959, ringrazio Claudio Descalzi per essere qui oggi, ha di fatto contribuito a una parte importante della storia libica di questi anni, dello sviluppo economico della Libia. Oggi grazie al gasdotto Green stream condividiamo uno strumento fondamentale per favorire il processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico”. “La firma dell’intesa oggi tra Eni e Noc – ha continuato il premier – è un passaggio molto importante, storico, nella lunga e proficua collaborazione tra Italia e Libia. L’intesa rilancia una serie di iniziative per diversificare le fonti energetiche”.
Italia e Libia due nazioni amiche da sempre
“Il progetto che l’Italia sta con forza portando avanti è fare dell’Italia un hub dell’approvvigionamento energetico per l’intera Europa e aiutare l’Europa nelle forniture energetiche in un momento di difficoltà e restituire maggiore strategicità al ruolo della nostra nazione. “La Libia per questo è un partner fondamentale – ha aggiunto il premier italiano – Immagino che questo sia il primo di molte altre iniziative, la Libia sa che può contare sull’Italia, sul piano della stabilizzazione politica, del processo verso elezioni in tempi rapidi, sul piano del sostegno all’economia, sul piano delle infrastrutture, degli investimenti. Insomma, sul piano di una cooperazione a 360 gradi tra due nazioni che sono amiche da tempo e che insieme debbono risolvere problemi importanti con una capacità di essere concreti sulla quale possiamo fare molto in futuro”.
La Libia è un partner assolutamente strategico
“La Libia è per noi un partner economico assolutamente strategico, le nostre relazioni commerciali hanno continuato a consolidarsi. Lo testimonia l’aumento del volume di scambi del 180 per cento nel 2021 rispetto all’anno precedente e questo trend positivo sta continuando anche nel 2022. L’Italia rimane per la Libia il primo partner e il primo cliente”, ha quindi aggiunto. “Ovviamente questo significa che la Libia è un mercato strategico per le nostre aziende. Per l’energia, nel campo delle infrastrutture, dove mote sono le iniziative e i dossier che abbiamo aperti. Vogliamo portare avanti gli impegni che ci siamo presi”, come la costruzione dell’autostrada. “Iniziare il prima possibile i lavori sull’aeroporto internazionale di Tripoli. Riprendere i voli diretti tra Italia e Libia è una condizione fondamentale per legare i nostri Paesi”.
Meloni affronta la questione delle elezioni in Libia
Capitolo elezioni in Libia: “Questa visita a Tripoli non a caso è una delle mie prime visite istituzionali nell’area mediterranea, dimostra che la Libia è una priorità per l’Italia, per la stabilità del Mediterraneo. Poi, per la sicurezza italiana e per alcune delle grande sfide che l’Europa affronta in questo tempo, come la crisi energetica. Abbiamo parlato della situazione libica e abbiamo ribadito la piena disponibilità italiana a favorire il legittimo percorso per una celebrazione di elezioni e per una stabilizzazione del quadro libico”. “La stabilizzazione del quadro politico e di sicurezza -ha aggiunto il premier italiano- è indispensabile per consentire al nostro partenariato bilaterale di raggiungere un potenziale che è ancora molto più alto del partenariato che già abbiamo”.
C’è chi lavora per destabilizzare il Paese africano
“Siamo legati da storia di secoli comune, da una cooperazione bilaterale che può essere ampliata e approfondita in numerosi settori. Apprezziamo l’impegno confermato dal Governo di unità nazionale a indire elezioni presidenziali e parlamentari il prima possibile, con la mediazione delle Nazioni Unite”, ha affermato ancora Meloni. “Nel pieno rispetto della sovranità libica riteniamo che un ampio compromesso politico nazionale possa aiutare a sbloccare l’attuale situazione di stallo”. “Ovviamente -ha assicurato Meloni- l’Italia è impegnata a fare la sua parte, continuerà a lavorare per assicurare soprattutto una maggiore unità di intenti da parte della comunità internazionale sul dossier libico e per evitare il rischio che alcune influenze lavorino per destabilizzare il quadro piuttosto che per favorirlo”.
Intesa per fermare i flussi migratori illegali
“Il contributo della stabilizzazione della Libia deve portare un impatto positivo sul tema dei flussi migratori e del contrasto alle migrazioni irregolari. In questa importante giornata abbiamo adottato un’intesa firmata dai nostri rispettivi ministri degli Esteri, che ringrazio. Con l’obiettivo di potenziare le capacità e la cooperazione con l’autorità libica in relazione alla Guardia costiera. Dobbiamo ringraziare anche il ministro Piantedosi e l’omologo ministro dell’Interno libico per questa iniziativa”, ha sottolineato ancora.