Il Tar ‘bacchetta’ l’aeroporto di Fiumicino: poca trasparenza sull’appaltone pubblico dei servizi a terra

Servizi a terra all'Aeroporto di Fiumicino, foto Swissport Italia spa
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Aeroporto di Fiumicino, l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione civile) e lo stesso aeroporto dovranno esibire entro 30 giorni tutta la documentazione relativa al recente appaltone sui servizi a terra dello scalo aeroportuale che serve non solo Roma Capitale ma anche mezzo Lazio.

I documenti richiesti dovranno essere mostrati al colosso del settore-servizi a terra, la società S. I., che ne aveva fatto richiesta e che aveva partecipato alla recentissima selezione pubblica, nonostante sia stata scartata. È questo, in soldoni, quanto riporta la sentenza del Tribunale Amministrativo della Regione Lazio n. 11568 del 7 giugno.

Fiumicino, per il Tar aeroporto e Enac sono poco trasparenti

I documenti che dovranno essere messi a disposizione da Enac e Aeroporto di Fiumicino alla società ricorrente, S.I., sono: i bilanci degli ultimi 3 anni e intero Piano d’Impresa dell’Aeroporto di Fiumicino. Proprio il noto e stimato colosso svizzero ha partecipato al recente bando pubblico lanciato da Aeroporti di Roma.

Bando per la selezione di tre operatori/prestatori di servizi a terra da svolgersi al ‘Leonardo Da Vinci‘ di Fiumicino. La società è stata esclusa per motivi che ritiene non corretti. Il bando assegna servizi molto remunerativi dello scalo aeroportuale.

L’appaltone dei servizi a terra dell’aeroporto

“In data 30 novembre 2023 – scrivono i giudici del Tar Lazio – la S.I. ha formulato istanza finalizzata ad ottenere la documentazione presentata dai concorrenti aggiudicatari nell’ambito del procedimento

Dall’analisi dei documenti – spiegano sempre i giudici – “Emerge che la parte ricorrente ha sufficientemente qualificato il proprio interesse conoscitivo. Almeno limitatamente alla documentazione necessaria alla valutazione circa la sussistenza dei requisiti economicofinanziari“.

“Ne consegue però – spefica il Tar Lazio – che non possono trovare ingresso in questa sede pretese conoscitive esterne rispetto a quelle esplicitate e conoscibili dall’Amministrazione in fase procedimentale. E che va, quindi, esclusa l’accessibilità dei documenti non specificamente riferibili alla verifica del predetto requisito o indicati in modo del tutto generico. La cui richiesta assumerebbe altrimenti la forma di un controllo generalizzato sull’operato di ENAC.

Trasparenza a Fiumicino aeroporto? Richieste fondate

“Rispetto alla suddetta documentazione è, dunque, fondata l’eccezione formulata dalla controinteressata circa l’assenza di attualità e concretezza dell’interesse fatto valere, con conseguente inammissibilità della pretesa.

In ragione di quanto sopra, il ricorso si rivela fondato rispetto alla richiesta di ostensione dei seguenti documenti: bilanci 2020, 2021 e 2022. Limitatamente all’aeroporto di Fiumicino, il piano di attività d’impresa, per le parti concernenti l’illustrazione del volume d’affari e della copertura finanziaria, con esclusione del piano industriale. Dichiarazione attestante la separazione contabile.

Le parole dei giudici del Tar Lazio

“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza), pronunciando sul ricorso, in parte lo dichiara inammissibile e, in parte, lo accoglie nei sensi di cui in motivazione. Per l’effetto, ordina l’esibizione della documentazione indicata (…) entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente sentenza. Condanna l’ENAC e A. H. al pagamento delle spese di lite, quantificate in euro 1.500,00 (millecinquecento/00), oltre accessori, per ciascuna parte”.