Il Tar blocca l’impianto Tmb di Guidonia, nuova emergenza rifiuti nella Capitale
Il Tar blocca l’impianto Tmb di Guidonia, scatta l’emergenza rifiuti nella Capitale. Con la sentenza numero 367/2025 il Tribunale Amministrativo del Lazio ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni e il Comune di Guidonia Montecelio, annullando il provvedimento di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la realizzazione dell’impianto di Trattamento Meccanico-Biologico gestito dalla società Ambiente Guidonia srl, a causa di irregolarità procedurali che violano le normative ambientali nazionali sancite dal Decreto Legislativo 152/2006.
Le motivazioni della sentenza
Secondo il Tribunale Amministrativo, la Regione Lazio avrebbe adottato un iter autorizzativo “atipico” che non rispetta le previsioni normative relative alla gestione ambientale. Questa decisione è stata accolta con favore dal Comune di Guidonia Montecelio e dalle associazioni ambientaliste, le quali da tempo avevano sollevato dubbi sulla regolarità dell’impianto, ponendo l’accento sulla necessità di rispettare pienamente le norme per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
Il sindaco Lombardo: “Avevamo ragione noi”
“La sentenza del TAR evidenzia che avevamo ragione, che le nostre perplessità sugli atti amministrativi relativi all’impianto hanno un solido fondamento giuridico – dichiara il Sindaco Mauro Lombardo -L’impianto di TMB, in sintesi, non può funzionare in queste condizioni. Per aprire un impianto come quello presente all’Inviolata devono essere rispettate tutte le norme che regolano le autorizzazioni, questo a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Non possiamo, pertanto, tollerare che si continui a utilizzare l’impianto di TMB di Guidonia Montecelio per fronteggiare l’emergenza rifiuti di Roma senza la presenza delle autorizzazioni richieste dalla legge ambientale. Per questo, ho già scritto al Sindaco di Roma e alla Società AMA invitandole a interrompere immediatamente il conferimento dei rifiuti prodotti nella Capitale nell’impianto della nostra Città”.
L’impatto sull’emergenza rifiuti di Roma
La chiusura dell’impianto di Guidonia crea un vuoto significativo nella capacità di trattamento dei rifiuti della Capitale. Circa 100mila tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno rischiano ora di rimanere senza destinazione finale, aggravando una crisi già cronica. La gestione dei rifiuti a Roma è da tempo un nodo critico, segnato da carenze infrastrutturali, ritardi nella realizzazione di nuovi impianti e una dipendenza eccessiva dal conferimento in altre regioni o all’estero. Un episodio che evidenzia l’urgenza di ripensare la strategia regionale per lo smaltimento dei rifiuti, puntando su soluzioni più sostenibili e rispettose delle norme. La mancanza di programmazione e il ricorso a soluzioni emergenziali hanno esacerbato le difficoltà del sistema, rendendo l’intervento delle istituzioni sempre più necessario per garantire un equilibrio tra necessità operative e rispetto delle leggi.
Una nuova sfida per la Capitale
Il blocco dell’impianto di TMB di Guidonia è un segnale chiaro della necessità di rispettare rigorosamente le normative ambientali e di pianificare una gestione dei rifiuti sostenibile e conforme alla legge. Roma e il Lazio si trovano ora di fronte a una doppia sfida: affrontare l’immediata emergenza rifiuti e costruire un sistema più resiliente e rispettoso dell’ambiente per il futuro.