Ilaria Sula uccisa dall’ex fidanzato Mark Samson, stretta sulla mamma: potrebbe aver aiutato il figlio

Sarà ascoltata di nuovo oggi la mamma di Mark Samson, il 23enne che ha confessato di aver ucciso Ilaria Sula, una studentessa di Terni di 22 anni che aveva lasciato la sua città per trasferirsi nella Capitale. Lì aveva iniziato a lavorare e a studiare e proprio al McDonald’s, sul luogo di lavoro, aveva conosciuto Mark Samson. Una relazione, poi il ‘no’ che lui non ha accettato. “Ho perso la testa” – ha raccontato agli agenti di Polizia. Il 23enne, neolaureato in Architettura, avrebbe impugnato un coltello, poi ha nascosto il corpo della giovane in una valigia e ha gettato il trolley in un dirupo, nel comune di Poli, a circa 50 chilometri di distanza da Roma. Lui ha sostenuto di aver agito da solo, ma ora i dubbi sono tanti: qualcuno lo ha aiutato? La mamma ha avuto un ruolo in tutta questa terribile vicenda?

Oggi verrà ascoltata la mamma di Mark Samson
Ilaria Sula, 22 anni, è stata uccisa a coltellate dal suo ex compagno, che ora è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Ma dietro la sua confessione e quell’interrogatorio durato 5 ore dove il 23enne ha ammesso tutto, si potrebbe nascondere molto di più: una messinscena calcolata, una famiglia sospettata di complicità e troppi elementi che non tornano. Dal coltello che non si trova, al buco nell’orario. E a quelle tante domande senza risposta, almeno per ora.
Stando al racconto di Mark Samson, la cronistoria dell’orrore partirebbe da un messaggio ricevuto da Ilaria. Il 23enne lo avrebbe visto e lì avrebbe agito afferrando un coltello da pane e uccidendo Ilaria Sula. Nessuna difesa e nessuna reazione da parte della studentessa, che secondo il suo assassino sarebbe morta all’istante, con quei tre colpi al collo sferrati con violenza. Dopo il delitto Mark Samson sarebbe uscito a comprare detersivi e stracci, avrebbe ripulito il sangue, avvolto il cadavere in sacchi di plastica e poi in un trolley, gettandolo in un burrone. Ha agito davvero da solo come ha detto? E qual è il ruolo dei genitori? Si trovavano in casa, al quartiere Africano, quando Ilaria è stata uccisa?
Le indagini continuano
Le indagini al momento si stanno concentrando sulla mamma di Mark Samson, che non avrebbe visto di buon occhio il rapporto con Ilaria. Secondo amici e conoscenti, la donna voleva che il figlio pensasse solo agli studi. “Non volevo che mio figlio frequentasse quella ragazza”, avrebbe detto. Per lei quel rapporto era quasi una distrazione.
Oggi la donna verrà ascoltata di nuovo e probabilmente ci sarà una svolta perché potrebbe rischiare di finire nel registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere. La mamma ha aiutato il figlio a ripulire la stanza? A questa domanda presto si cercherà di dare una risposta per stringere il cerchio e fare chiarezza su una vicenda terribile, che ha scosso e indignato. Ancora una volta.
Oggi i funerali di Ilaria Sula
E proprio mentre la mamma di Mark Samson verrà ascoltata di nuovo, oggi a Terni si terranno i funerali di Ilaria Sula. L’Università La Sapienza di Roma, dove la 22enne studiava perché iscritta alla facoltà di Scienze Statistiche, ha deciso di sospendere tutte le attività didattiche per unirsi al dolore della famiglia e dei suoi amici. In segno di lutto le bandiere saranno issate a mezz’asta e a Terni saranno in tantissimi a dare l’ultimo saluto alla giovane uccisa da chi diceva tanto di amarla. Un raptus di gelosia, ha detto l’assassino.
In realtà, si tratta dell‘ennesimo no che non viene accettato, dell’ennesima sconfitta che sembra difficile da digerire. Ilaria come Sara, così come tante altre donne, avrebbe solo voluto la sua libertà, vivere la sua vita. A loro non è stato permesso perché qualcuno ha deciso che bisognava mettere la parola fine, farlo in un modo terribile. Ilaria Sula, come ha ricordato una sua amica, non è una vittima. E’ stata una combattente, una ragazza libera che ha cercato di ribellarsi. E che, purtroppo, non ce l’ha fatta.
Mark Samson avrebbe agito con lucidità: prima le coltellate fatali, poi il viaggio in auto per disfarsi del corpo. E infine quei messaggi inviati sui social dal telefono di Ilaria per depistare le indagini e non far ricadere i sospetti su di lui, su quel ragazzo che sembrava così perbene. Ora è in carcere, ma le indagini continuano e sono ancora tanti i dubbi da sciogliere. Fondamentale sarà capire la posizione dei genitori e l’eventuale ruolo della mamma in tutta questa tragica storia. La donna, alla presenza dei suoi legali, verrà ascoltata oggi e poi la Procura formalizzerà la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in occultamento di cadavere. Si tratterebbe di un atto di garanzia, che servirà per fare chiarezza e ricostruire gli ultimi istanti di vita di Ilaria Sula.