Immensa Goggia, il suo argento olimpico vale più di un oro

Immensa Sofia Goggia. Che ad appena 23 giorni da un serio infortunio, si è voluta comunque recare insieme alla squadra di sci femminile alle Olimpiadi di Pechino. Non per solidarietà morale, ma per provare a partecipare. E magari anche a vincere. Più forte di  tutti e tutto, anche di quella maledetta sfortuna. Che sembrava perseguitarla, e che la aveva costretta a saltare anche i mondiali di Cortina. Sembrava lo stesso film, tra l’altro in una stagione di forma strepitosa per l’atleta azzurra. Fortissima sia in Super G che nella discesa libera. Ma che rischiava di rimanere tristemente ai box. Come detto però, la Sofia nazionale non si è arresa. E si è sottoposta a un programma di recupero accelerato, con una volontà di ferro. Che i suoi tifosi e i tantissimi fan conoscono bene. Certo, non ha potuto sfilare alla cerimonia inaugurale dei Giochi, dove sarebbe stata portabandiera. E ha dovuto mettere una croce sopra alla gara del super gigante. Puntando tutto sulla libera. Da correre a oltre cento chilometri all’ora, a tre settimane da un serio trauma distorsivo al ginocchio. Un coraggio riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, che aveva formulato alla nostra atleta i suoi personali auguri. E da Vasco Rossi, che gli aveva dedicato una sua famosa canzone. Quella con il celebre ritornello, ‘eh già, sono ancora qua”. E Sofia ha ancora una volta dato il massimo. Conquistando un fantastico argento. Che vale come e più di un oro.

Sofia Goggia più forte della sfortuna

La specialità regina dello sci alpino, dove ci vuole il coraggio di lanciarsi a velocità supersoniche, è proprio la sua. Goggia è contenta di esserci, ma fino alle prove non sa quali siano le sue reali condizioni. Il 12esimo tempo, ottenuto sabato 12 febbraio, vale moltissimo per le sensazioni positive che lascia, che vengono ulteriormente confermate dalla prova della vigilia. Quando Goggia chiude quarta, dimostrando di avere margine, di non pensare al ginocchio ma soltanto alla gara. La campionessa è tornata e la medaglia è nell’aria. Solo un’avversaria in giornata di grazia, Corinne Suter, con dei materiali più performanti nella parte più scorrevole, le porta via la vittoria. 23 giorni dopo la brutta caduta a Cortina Sofia Goggia ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. Un argento che, considerate tutte le sue vicissitudini, vale davvero oro.