Immigrati ubriachi massacrano autista del bus: arrestati (video)
E’ boom di aggressioni ad autisti del mezzi di trasporto pubblici. L’ultima, particolarmente selvaggia, è capitata a viale Libia a Roma, sulla linea 88. Tre immigrati sudamericani, ecuadoregni, ubriachi, con le bottiglie di birra in mano e forse anche drogati, sono saliti a bordo di un autobus. Non indossavano le mascherine ed erano molesti, e l’autista ovviamente li ha ripresi. I tre immigrati allora si sono scatenati: prima hanno danneggiato l’autobus, poi se la sono presa con l’autista massacrandolo a calci e pugni mandandolo all’ospedale con contusioni multiple. Fortunatamente in breve tempo sono intervenute le forze dell’ordine, avvisate da un collega dell’Atac che aveva visto la scena, che li hanno arrestati tutti e tre.
L’autista: è come essere in trincea
Immediato l’intervento dei sindacati. ”L’aggressione avvenuta lo scorso venerdì danni dell’autista della linea bus 88 di Portonaccio, che è stato picchiato per aver chiesto ad alcune persone di indossare la mascherina, è un gesto di delinquenza che va oltre ogni umana immaginazione, e come tale va trattato. Non soltanto gli autisti sono rimasti in prima linea in un momento di emergenza come quello attuale per garantire la mobilità, ma continuano ad essere oggetto di violenza. A questo punto si dovrebbe applicare una sorta di daspo urbano, inasprendo le misure a deterrenza di tali episodi ”. Lo dichiara il segretario regionale responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci.
Il sindacato: ci vuole un daspo urbano
Ricci sottolinea che ”al lavoratore e alla sua famiglia va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, e i migliori auguri di una pronta guarigione. I lavoratori front-line del Tpl, molti dei quali negli ultimi mesi sono stati in trincea nonostante il coronavirus, non possono continuare a recarsi al lavoro temendo per la propria incolumità. Nei confronti dei lavoratori del trasporto pubblico locale si dovrebbe esprimere una grande gratitudine, invece si ripete un’inammissibile e grave catena di aggressioni. Le istituzioni e tutte le parti coinvolte devono agire presto e bene. Già la situazione era intollerabile, adesso alla luce dell’attuale emergenza si deve essere ancora più efficaci”.
L’autista dell’88 è solo l’ultimo di una lunga serie
Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga scia di brutali aggressioni agli autisti, compiute per la maggioranza dei casi da immigrati. A febbraio un altro autista era stato picchiato da un passeggero e nei giorni scorsi a Latina un altro passeggero ha minacciato il personale del Cotral. “Siamo in trincea, dice un autista. Parti ma non sai se torni”. La notte gli autobus della capitale sono preda di ubriachi e baby gang.