Immigrato butta un 50enne nel Tevere: arrestato per tentato omicidio
La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato un immigrato ungherese di 38 anni, incensurato e senza fissa dimora, con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo si trovava sulla banchina del fiume Tevere, nei pressi di Ponte Vittorio Emanuele II, lato Lungotevere dei Fiorentini, quando, per futili motivi e senza una ragione apparente, ha ingaggiato un’animata discussione con un 50enne originario di Pomezia, anch’egli nella Capitale senza fissa dimora.
L’immigrato di origine ungherese è accampato sul Lungotevere
La lite è degenerata e l’immigrato ungherese, in un impeto di rabbia, ha sferrato calci e pugni al suo antagonista. Poi, con un grosso ramo di un albero che aveva con sé, ha bersagliato il 50enne con numerosi colpi al torace e alla testa. Non contento, l’aggressore ha spinto la vittima, temporaneamente stordita dai colpi ricevuti, nell’alveo del Tevere. La scena, fortunatamente, è stata notata da un passante che ha contattato il “112”. I Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, intervenuti in forze, sono riusciti a distrarre il cittadino ungherese. Lo hanno fatto desistere dal suo intento di inveire ancora sul contendente e consentendo al 50enne di raggiungere la banchina e mettersi in salvo.
I militari hanno sequestrato anche il ramo utilizzato dal 38enne. Hanno inoltre trasportato la vittima, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, all’ospedale “Santo Spirito”, dove è tuttora ricoverata in osservazione e in attesa di ulteriori accertamenti. L’arrestato si trova, ora, nel carcere di Regina Coeli.
La morte del 19enne americano Beau
Una vicenda che ricorda, per molti versi, la morte di Beau Solomon. Nell’estate del 2016, il giovane studente americano cadde nel Tevere. Una volta caduto nel fiume, è stato trasportato dalla corrente contro i massi e i detriti del fiume che spuntano proprio presso Ponte Garibaldi, dove è avvenuto l’incidente. Per quella morte andò a processo Massimo Galioto, un senzatetto arrestato pochi giorni dopo. Nel giugno dell’anno scorso il clochard di 44 anni è stato assolto dall’accusa per non avere commesso il fatto.